Museo dei Portici, i numeri superano le critiche. Archeoares: «Visitatori oltre le aspettative»

Giampaolo Serone, presidente Archeoares
di Diego Galli
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Sabato 8 Gennaio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 21:30

Dopo le recenti critiche mosse dallo storico dell’arte Antonio Rocca, si torna a parlare del Museo dei Portici di Viterbo grazie a Giampaolo Serone, presidente di Archeoares, la società gestrice dei nuovi spazi inaugurati. “In realtà – spiega Serone – noi non abbiamo fatto altro che seguire le direttive che da anni erano già state stabilite. Lo stesso Vittorio Sgarbi aveva già difeso il nostro lavoro, specificando che la polemica non ci riguardava direttamente”. Il miglioramento degli allestimenti, tra le critiche avanzate da Rocca e da molti cittadini, non tarderà ad arrivare.

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“Non siamo che al primo step – chiarisce il presidente di Archeoares – l’inaugurazione è avvenuta da poco e molto lavoro deve essere ancora fatto. Tutto sarà eseguito, ovviamente, in collaborazione con la Soprintendenza e i nuovi spazi saranno arricchiti seguendo un progetto coerente”. È bene ricordare, come lo stesso Serone tiene a sottolineare, che le sale dei portici non sono altro che “una sezione distaccata del Museo Civico Rossi Danielli”.

“Questo messaggio – aggiunge – sembra non essere propriamente passato. Il Museo dei Portici, infatti, deve essere considerato facente parte dello stesso museo di piazza Crispi. Per questo chi acquista il biglietto d'entrata in un sito, ha libero accesso anche all'altro”. Parlando di comunicazione, Archeoares è particolarmente soddisfatta di un particolare traguardo, reso possibile dal tanto atteso biglietto unico dedicato ai musei viterbesi, il “MuVi”.

“Dal 22 dicembre il solo Museo Civico (e quindi anche la nuova area dei portici, ndr) è stato visitato da ben 975 persone, 611 delle quali paganti - dichiara - Un traguardo inaspettato, considerando che nel periodo pre-covid la media era di circa 1000 biglietti all’anno”.

Il grande obiettivo, come continua a spiegare, non sarebbe che un premio per l’impegno profuso da tutte le parti in gioco. “Anche questo – si affretta ad aggiungere il presidente di Archeoares – non è che un primo passo. Stiamo lavorando per migliorare anche l’offerta del biglietto unico, con la speranza di poter inserire nell’offerta altri siti di proprietà non comunale, come il Museo Nazionale Etrusco della Rocca Albornoz”. Sul lungo termine, la volontà della società sarebbe quella di riuscire a includere anche Villa Lante, sito di proprietà statale.

“L’idea è quella di allargare il più possibile l’offerta, così da prolungare anche il soggiorno dei turisti. Siamo convinti che questo possa essere davvero un grande traguardo per tutto il nostro territorio e siamo felici di aver riscontrato un’ottima collaborazione da parte di ognuna delle parti in gioco. Siamo propositivi sul fatto che riusciremo nella nostra impresa”. Ovviamente, sarà compito anche della prossima amministrazione occuparsi di queste nuove sfide, come anche della riapertura dell’ala crollata, da anni, del Museo Civico.

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