Università degli studi della Tuscia: un anno di eventi per celebrare i 45 anni dalla fondazione

Il rettore Stefano Ubertini
di Carlo Maria Ponzi
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Mercoledì 17 Gennaio 2024, 05:20

Università degli studi della Tuscia: festa grande per i 45 anni dalla fondazione (grazie alla legge istituita n. 122 del 3 aprile 1979) che sarà celebrata con un denso palinsesto forte di 75 eventi che “racconteranno il passato, faranno vivere il  presente, programmando il futuro”, ha sottolineato iieri mattina, in sede di conferenza stampa, il rettore Stefano Ubertini, affiancato dalla direttrice generale Alessandra Moscatelli, e dalle docenti Gilda Nicolai, coordinatrice della commissione per l’anniversario, e Silvia Proietti, delegata del rettore alla terza missione.

A scorrere il calendario degli appuntamenti, lungo un anno (cfr. sito https://www.unitus.it/terza-missione/45-anni-di-unitus/), risalta il cammino compiuto dall’ateneo per diventare centro di eccellenza accademica nella Penisola, con intensi e proficui rapporti con istituti e centri di ricerca internazionali che ha consentito di formare studenti esteri, la cui percentuale è pari al 7% dell’intera popolazione studentesca.

Il catalogo on line delle iniziative generali, con lo specifico apporto dei sei dipartimenti, consente di farsi un’idea dell’offerta, per così dire, “celebrativa, che consentirà di far affermare ai cittadini del capoluogo (ma non  solo) “andiamo a passare una mattinata o un pomeriggio a Santa Maria in Gradi”.

Tra gennaio e marzo – per fare qualche esempio -ci sono: l’inaugurazione del percorso ipovedenti nello spazio espositivo del sistema museale; il ciclo di conferenze al museo della città e del territorio; le aperture straordinarie per le giornate FAI di primavera.

E quindi (12 febbraio) ‘’Donne nella Scienza’’, dedicato alla sfera delle le discipline scientifico-tecnologiche; dal 13 al 15 marzo, “Giallo in scienza”, storie di crimini e delitti; il 21 marzo, presentazione della borsa di studio dedicata al pittore-scultore Alessio Paternesi, scomparso il 18 agosto dello scorso anno; il festival della scienza e delle ricerca in ottobre; l’inaugurazione del laboratorio di archivistica; “L’Europa del presidente David Sassoli”; si svolgerà il 12-13 novembre”; il ciclo di conferenze «Viri illustres della Vetus Urbs» tra ottobre e dicembre.

Uno dei momenti clou delle celebrazioni è fissato al 3 aprile, a 45 anni esatti dalla promulgazione della legge 122, con la possibilità di immergersi negli spazi di Santa Maria in Gradi, l’antico convento dei Domenicani eretto circa il 1244 da Raniero Capocci, quindi destinato penitenziario fino al 1873; infine restituito alla città , dopo profondi lavori di ristrutturato, agli inizi del 2000, quale sede del rettorato e, attualmente, anche del Disucom (dipartimento di Scienze umanistiche, della comunicazione e del turismo).

L’auspicio del rettore? “L’Università della Tuscia – ha sottolineato Ubertini - è una risorsa del territorio e vogliamo che il territorio ne prenda piena coscienza”. “Unitus – ha aggiunto Alessandra Moscatelli – rappresenta un ricchezza, motore di sviluppo del Viterbese, valore aggiunto per le aziende grazie alla sua attività di ricerca innovativa”.

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