«Un invito a fare il massimo per il popolo ucraino. Con azioni sinergiche e condivise. Accoglienza e istruzione sono le linee indicate dal Governo su tutte le iniziative da intraprendere»: così il viceprefetto Andrea Caputo ha riassunto l'incontro, al Rettorato dell'Unitus, che ha dato il via al tavolo tecnico per l'accoglienza degli studenti ucraini, fuggiti dalla guerra e pronti per essere accolti nel capoluogo.
Il summit ha visto la presenza del rettore Stefano Ubertini; del dirigente dell'ufficio scolastico provinciale Daniele Peroni; del dirigente del Comune, Romolo Rossetti; di Maria Rita Salvi, dirigente dell'Iss Dalla Chiesa di Montefiascone; di Paola Bugiotti, dirigente dell'istituto Savi. Giuseppe Calabrò, docente delegato del rettore per i rapporti con imprese e raccolta fondi, ha sottolineato che non si parte da zero, ricordando il sostegno dell'ateneo (dal 2° giorno di guerra) con uno stanziamento per l'accoglienza di studenti, docenti e personale dall'Ucraina, Paese con il quale l'Università Tuscia ha numerosi accordi di cooperazione.
Sono state 37 le richieste di accoglienza pervenute. «In questa fase ha affermato è necessaria la massima vicinanza e aiuti concreti.
Per la barriera linguistica entrerà in gioco la docente Bogdana Nosova, già visiting professor dall'Ucraina negli anni scorsi, tornata col programma Erasmus, con un gruppo di studentesse ucraine che parlano italiano. Dopo la prima emergenza, «dovranno seguire ha proposto Peroni attività da svolgersi in estate, anche nelle strutture dell'Orto botanico di Unitus, sotto il coordinamento della Prefettura e del Comune, per essere pronti all'avvio del nuovo anno scolastico».