“Chiedo: l’amministrazione Frontini si è accorta di aver ricevuto dal governo 130mila euro per l’assistenza scolastica?”. La domanda di Antonella Sberna può suonare strana, ma è un dubbio legittimo alla luce delle criticità emerse nei giorni scorsi sull’organizzazione del servizio e ufficialmente non ancora risolte. “Si dice che ci sono problemi perché le risorse del Comune sono scarse, poi però per la prima volta a quanto mi risulta il governo ha conferito proprio ai Comuni un finanziamento di specifica competenza – finalmente, aggiungo io – e l’amministrazione non ne ha dato assolutamente notizia”.
I fondi di cui parla la consigliera di Fratelli d’Italia si riferiscono al decreto del Ministro dell’Interno e del Ministro per le Disabilità del 22 luglio scorso, recante i “criteri di riparto del fondo pari a 100 milioni di euro per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione degli alunni con disabilità e il piano di riparto a favore dei Comuni, nell’anno 2022” (avviso pubblicato sulla gazzetta ufficiale il primo settembre).
In precedenza i contributi venivano assegnati alle Regioni e alle città metropolitane (scuole superiori). Con la norma sopra ricordata, invece il fondo è stato sdoppiato e ne è stata raddoppiata la consistenza. Con grande soddisfazione dell’Anci.
Il finanziamento “può essere destinato al potenziamento del servizio nel senso più ampio del termine, ricomprendendo l’incremento quantitativo, la qualificazione e i miglioramenti organizzativi e logistici del servizio" stesso. E' su questo passaggio che si sofferma Antonella Sberna: “I fondi assegnati da governo al Comune di Viterbo coprirebbero più o meno il costo di una annualità. Delle due l’una: o sono stati utilizzati per questo o per organizzare servizi di supporto. L’assessore ce lo dice?”.