Terni, rapina violenta al supermercato durante il lockdown: Sconto in appello per due fratelli calabresi

Terni, rapina violenta al supermercato durante il lockdown: Sconto in appello per due fratelli calabresi
di Nicoletta Gigli
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Lunedì 11 Luglio 2022, 22:53

TERNI - Lieve sconto di pena in appello per i due fratelli originari di Cosenza finiti a processo per la violenta rapina messa a segno il 10 marzo 2020, in pieno lockdown, nel supermercato Emi di via di Vittorio, a Terni.

La corte d’appello di Perugia ha ridotto a sei anni la condanna inflitta in primo grado al 36enne, che con l’abbreviato aveva preso sette anni di carcere. Per il fratello di 33 anni la pena è stata ridotta da 6 anni e otto mesi a cinque anni e quattro mesi di carcere.

Quel pomeriggio i due fratelli, da tempo residenti in piazza della Pace, per l’accusa avevano fatto irruzione nel supermercato andando a caccia dei soldi contenuti nelle casse. Minacciarono i commessi e i cassieri e sembravano disposti a tutto pur di portare a termine il colpo.

I banditi per entrare in azione approfittarono di un momento particolare. Ovvero della prima giornata in cui la gente era tappata in casa per rispettare le severe disposizioni legate all’emergenza coronavirus.

L’uomo armato quel giorno ingaggiò pure una colluttazione con un cassiere, che rimase ferito dopo essere stato colpito in testa col calcio della pistola.

Dalle casse i due presero il denaro, mille e seicento  euro, e poi scapparono via a piedi.

Un testimone raccontò agli investigatori di averli visti salire su un’utilitaria, alla cui guida c’era un terzo complice, e fuggire a folle velocità.

La rapina si consumò di fronte ai clienti. “Ero andato a fare la spesa con mio figlio e non avrei mai immaginato di trovarmi di fronte una scena del genere. I rapinatori erano appena scappati via. I dipendenti del supermercato li conosco tutti, erano sconvolti. Sono tutti giovani, piangevano, tremavano, uno era stato aggredito, erano sotto choc. Spero solo che li prendano presto” disse al Messaggero Federico, cliente abituale e una delle poche persone ad aver assistito alla rapina delle due e mezza di pomeriggio. Qualche ora dopo il colpo gli investigatori della Mobile misero le manette ai due fratelli.

“Quel pomeriggio, alle 15, nell’ora in cui fu messa a segno la rapina, i miei assistiti erano stati controllati e trovati presso la propria abitazione” dice l’avvocato Francesco Mattiangeli. Che dopo l’arresto ha sempre sostenuto l’estraneità dei due calabresi al colpo a mano armata al supermercato di via Di Vittorio.

“Auspichiamo una riforma della sentenza ritenendoli estranei  ai fatti contestati e ricorreremo in Cassazione” dice il legale.

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