Intitoliamo lo stadio Santa Giuliana a Ilario Castagner, l'allenatore del Perugia dei miracoli. Oggi al funerale il gonfalone della città e tutta la squadra

Ilario Castagner
di Luca Benedetti
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Martedì 21 Febbraio 2023, 10:04 - Ultimo aggiornamento: 10:08

L’affetto lenisce il dolore. L’affetto deborda. Lo si vede alla camera ardente dove sono passati, tanto per dirne tre per tutti, Walter Novellino, Serse Cosmi e Fabrizio Ravanelli. L’affetto lenisce appena il dolore, ma per Ilario Castagner, il mister del Grifo dei miracoli, serve di più. Serve qualche cosa che duri per sempre come è stato per il suo Gerd, Renato Curi. Serve un ricordo immortale e all’altezza. E allora perché non intitolare all’uomo che ha dato la prima seria A a Perugia, che ha costruito una squadra che ancora è sulla bocca di tutti gli appassionati di pallone (non solo perugini), il tempio di una delle sue imprese memorabili? Perché non intitolare il Santa Giuliana al gentiluomo del calcio che lì, già da calciatore, aveva già segnato, fasciato di rosso, un pezzo di storia con il Grifo sul petto? È l’idea che lancia “Il Messaggero” nel giorno del saluto a Castagner nella stessa chiesa dove l’amore dei perugini ha salutato Ceccarini. La burocrazia della legge si può dribblare. Il San Paolo di Napoli diventato Diego Armando Maradona, insegna.
Per il funerale alle 15,30 nella chiesa di San Giovanni Battista, a Ferro di Cavallo, ci sarà il sindaco Andrea Romizi con vicino il gonfalone. E non solo perché Castagner è stato iscritto (era il 20 giugno del 2012) nell’Albo d’Oro della città. Ci sarà tutto Perugia. Lo ha ricordato ieri il presidente Massimiliano Santopadre: «Voglio raccontare un fatto. Venerdì mattina, alla vigilia del derby, mi sono recato al cimitero a trovare il mio caro Alberto (Tomassini, ndr) e portargli dei fiori, poi abbiamo vinto il derby. Io credo nelle persone che ho conosciuto, resto convinto che non ci lasciano mai veramente. All’intervallo abbiamo saputo della scomparsa di mister Castagner e tutti abbiamo avuto una forte motivazione in più, è stata una spinta a dare di più. Castagner ha fatto la storia del Perugia e di più, del calcio italiano, al funerale saremo presenti con tutta la squadra».
Ieri mattina lo stesso Romizi ha spiegato al telefono che Perugia già pensa a come omaggiare Castagner: «Ce lo chiedono in tanti di fare qualche cosa di bello per Castagner. Come ricordarlo e cosa intitolargli lo faremo insieme alla famiglia e ai tifosi. Perché Ilario Castagner è un patrimonio della città». L’idea del Santa Giuliana (ha già la tribuna intitolata a Giorgio Molini), è lì sul tavolo.
Qualche cosa su Grifo e città già bolle in pentola. Perugia Open District idea dell’assessore Gabriele Giottoli potrebbe diventare un veicolo per avvicinare meglio la città al Perugia. E l’occasione potrebbe legare l’evento al nome di Ilario Castagner. Al di là dell’intitolazione di un pezzo di città che è sportiva, ma che è anche storia. E che storia.
Tanta gente si è messa infila per salutarlo. Non solo Cosmi, Ravanelli e Novellino, c’erano gli allenatori Luciano Mancini e Giuliano Baiocchi, c’era l’ex des del Perugia Alvaro Arcipreti. C’è chi ha contato, in un solo libro delle firme, che a metà pomeriggio erano piene dodici pagine. Numeri che fanno capire quell’affetto che Perugia ha sempre dato con discrezione e che ha sempre fatto esplodere per i momenti belli e per quelli tristi. Stavolta per lenire il dolore e cullare il ricordo.

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