Perugia, 60 offerte per i lavori al Turreno: il primo step del restyling a una ditta di Martina Franca. Per i lavori 540 giorni, il progetto nel dettaglio

Il Turreno in piazza Danti
di Riccardo Gasperini
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Martedì 14 Maggio 2024, 16:27
PERUGIA - Rilancio del Turreno, dopo anni di abbandono e una complessa fase di studio del restyling, inizia la svolta. Il Comune ha infatti affidato i lavori del primo stralcio del più ampio progetto di riqualificazione di uno dei principali contenitori del centro storico. L’intervento, come noto, riguarderà principalmente la Turrenetta, ma non solo.
Alla procedura per l’affidamento dei lavori, entro la data limite del 12 febbraio, avevano risposto 60 aziende (di cui 22 scartate perché hanno presentato offerte oltre la soglia di anomalia, cioè troppo basse rispetto ai canonoi stabiliti). Alla fine si è aggiudicata l’appalto una ditta pugliese, di Martina Franca, che ha presentato la migliore offerta economica con un ribasso del 20,20 per cento. L’importo contrattuale finale ammonta a 2.106.209,62 euro (si partiva da 2.609.172,14). L’intervento di rifunzionalizzazione, miglioramento sismico e adeguamento normativo dell’ex cinema-teatro, nel suo primo lotto, dovrà essere completato in 540 giorni dal momento della consegna del cantiere, che dovrebbe avvenire a stretto giro.
L’INTERVENTO
Ma cosa diventerà l’ex cinema-teatro dopo i lavori che sono stati pensati per restituire alla città un polo aggregativo rimasto chiuso per oltre 10 anni? Partendo dai numeri, a fine lavori la Turrenetta potrà ospitare fino a un massimo di 175 persone e il Turreno circa mille. Quando le due strutture lavoreranno insieme potranno garantire una capienza anche maggiore. A livello generale, l’idea è quella di creare un polo per la fruizione e la produzione della cultura in grado di garantire, anche attraverso l’innovazione digitale, un’offerta il più possibile ampia e variegata, capace di andare oltre l’originaria vocazione teatrale all’insegna di una marcata polifunzionalità. È questo il volto che avrò il nuovo Turreno secondo il progetto esecutivo relativo al primo stralcio di interventi che il Comune ha pensato per il recupero e la rifunzionalizzazione del complesso di piazza Danti.
LA TURRENETTA
A breve partirà la fase 1, quella relativa in particolare alla Turrenetta, ma non solo. I lavori che fanno infatti parte dell’appalto appena aggiudicato, riguardano opere strutturali generali e opere impiantistiche di base di tutto il complesso e opere edili e impiantistiche per la completa rifunzionalizzazione della porzione corrispondente all’ex Turrenetta, incluso il nuovo locale da destinare ad atrio/foyer. Gli spazi dell’ex Turrenetta verranno rifunzionalizzati e ampliati grazie all’acquisto, da parte del Comune, di un locale affacciato su via Bartolo, destinato a essere appunto il nuovo ingresso al foyer. In occasione della presentazione del progetto, venne spiegato che «la polifunzionalità, in relazione alla Turrenetta, acquista un duplice significato: l’adeguamento degli spazi, infatti, da un lato li renderà funzionali a diversi tipi di attività culturali e, dall’altro, idonei a essere utilizzati in maniera integrata o accessoria alla sala più grande o in piena autonomia». I nuovi ambienti saranno dotati di strumenti tecnologici per la realtà immersiva e di un’area di accoglienza, e potranno lavorare sia indipendentemente sia in ausilio alla sala più grande. Una soluzione pensata per portare vantaggi in termini di utilizzo e flessibilità della struttura in tutto l’arco dell’anno, aumentando anche la sicurezza e la capacità della sala grande.
LE RISORSE
Il progetto esecutivo presentato lo scorso dicembre alla sala dei Notari, elaborato da un raggruppamento temporaneo di professionisti, prevede spese per un importo complessivo di 4,5 milioni, di cui 2,9 dal programma regionale Fondo per lo sviluppo e coesione 2014-2020, 245mila euro quale cofinanziamento del Comune, a cui è demandata la realizzazione dell’intervento, e 1,4 milioni quale contributo della Fondazione Perugia. Risorse importanti che consentiranno di restituire al centro storico uno polo aggregativo e culturale di grande valore storico.
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