Narni, scoperta una nuova specie di gambero nelle acque delle sorgenti di Recentino e Lecinetto

Narni, scoperta una nuova specie di gambero nelle acque delle sorgenti di Recentino e Lecinetto
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Mercoledì 17 Maggio 2023, 04:58

NARNI Dall'acqua delle Gole del Nera spunta un gamberetto sconosciuto. Una scoperta casuale, durante la caccia al Niphargus rivela la presenza di una specie sconosciuta che potrebbe fare luce sui segreti del sottosuolo umbro.

Il ritrovamento è avvenuto i primi di maggio, quando il biologo Fabio Stoch, accompagnato da speleologi locali, ha ispezionato alcune sorgenti a Recentino e Lecinetto, nel corso di una vasta ricerca sul Niphargus, un gamberetto troglobio molto diffuso nelle sorgenti carsiche italiane e dichiarato "animale di grotta dell'anno".


Durante la fase di ricerca è stato trovato un gamberetto già noto e identificato in passato anche alle sorgenti di Stifone, ma è stata fatta anche una scoperta sorprendente: un altro Niphargus mai osservato finora in Umbria.
In attesa dell’analisi del dna per stabilire se si tratti di una nuova specie o identificare esattamente la specie, la scoperta, per gli esperti, è già interessante in quanto il Niphargus rappresenta un buon tracciante per gli acquiferi carsici.
«Considerando che le portate delle sorgenti della Gola del Nera superano abbondantemente quelle dovute dalle precipitazioni locali, si sa da tempo che il massiccio carsico di Narni-Amelia è alimentato anche da acquiferi vicini, sinora non identificati con certezza - spiega Andrea Scatolini, presidente dell’associazione Mondi Sotterranei di Narni e fondatore de La Scintilena - Se questo gamberetto sarà osservato anche in altre sorgenti di altri acquiferi, potremmo dedurre che le sorgenti di Stifone raccolgono anche l’acqua di quella zona».
Il prossimo fine settimana, la caccia al Niphargus si sposterà alla Sorgente di Santa Rosa, sempre nella Gola del Nera, e molto più in alto, all’acquedotto romano della Formina a Monte Ippolito e alla sorgente di Fonte Feronia alla Rocca di Narni.
«Le ricerche biospeleologiche a Narni - chiude Scatolini - stanno portando alla luce nuove scoperte sulle specie che abitano gli acquiferi carsici della zona, contribuendo alla conoscenza dei processi naturali che regolano la circolazione delle acque sotterranee». 

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