La lettura di un romanzo, una sana abbuffata dopo tanti pasti saltati, un pranzo con parenti e familiari per trascorrere tutti insieme la festa della mamma, ma anche le classiche "faccende di casa" che sono state tralasciate in questi giorni di campagna elettorale. È così che hanno trascorso la giornata del voto i candidati a sindaco di Terni, ovviamente dopo aver espresso la loro preferenza.
I RACCONTI
«Ho iniziato a leggere un romanzo "La vera storia dell'elezione di papa Francesco" per staccare dalla politica anche per quello che riguarda i contenuti.
Un pranzo domenicale con i fiocchi quello che il candidato Emanuele Fiorini ("Fiorini per Terni") ha potuto apprezzare dopo un mese di pasti saltati o consumati velocemente per tenere i ritmi della campagna elettorale. «Pappardelle al cinghiale e faraona alla leccarda, il tutto cucinato da mia mamma Annarita per un pranza trascorso in famiglia, con mio padre, mia moglie e le mie figlie. Un'occasione per fare gli auguri a mia madre, ricaricare le pile e stare con i miei», racconta Fiorini che si è recato al seggio della Giovanni XXIII accompagnato proprio dalla moglie e dalle quattro figlie.
Anche il candidato Claudio Fiorelli (M5S, "Bella Ciao" e "Terni Conta") ha trascorso la domenica in famiglia, «recuperando energie dopo l'intensa campagna elettorale e trascorrendo la giornata insieme alla moglie Maria Chiara e ai figli Elia e Aurora, approfittando per fare le classiche ultime telefonate», fanno sapere dal suo entourage. «Poco prima delle 13 - aggiungono - Fiorelli è andato a votare nel seggio di via Baccelli». Una domenica in casa anche per Silvia Tobia (Potere al Popolo), ma per rimettere in sesto l'appartamento. «Ho iniziato a ripulire casa perché ne aveva effettivamente bisogno», dice scherzando la candidata. «Sono dovuto anche andare a fare la spesa visto che in casa non c'era più niente. Poi però mi hanno chiamato dal Comune per risolvere un problema con i rappresentati di lista. Insomma, sono ristata alle prese con la politica quando volevo dedicare la domenica alla cura di casa», aggiunge la Tobia.
Dopo tanti caffè con i candidati, nell'immancabile rubrica elettorale "un caffè con...", per Paolo Cianfoni (Alleanza degli innovatori) finalmente un momento di relax con il figlio al bar, proprio per prendersi un caffè, questa volta in famiglia. Residente a Stroncone, Cianfoni non ha votato. «Ma sono rientrate a Terni tutte le mie nipoti per andare a votare», svela Cianfoni con una battuta.
Sergio Capotosti
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