Guardea, il sindaco Lattanzi fa arrivare le mascherine a casa di ciascun residente

Guardea, il sindaco Lattanzi fa arrivare le mascherine a casa di ciascun residente
di Aurora Provantini
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Martedì 31 Marzo 2020, 13:08 - Ultimo aggiornamento: 18:02

 
E’ appena iniziata la distribuzione delle mascherine a Guardea. L’iniziativa del sindaco Giampiero Lattanzi  è tesa a far arrivare nelle case di ciascun residente le protezioni di sicurezza raccomandate anche a chi esce solo per fare la spesa.    “Abbiamo incaricato la Protezione di Civile – dichiara Lattanzi -  sia di avvertire i cittadini, che di effettuare le consegne. Entro la metà di questa prima settimana di marzo contiamo di servire tutta la popolazione”. La consegna delle mascherine è  partita da Via Vittorio Emanuele, tenendo conto delle urgenze e delle necessità più stringenti che verranno trattate in via prioritaria. “Le mascherine che diamo in dotazione a ciascun residente – informa il sindaco e presidente della Provincia di Terni - possono essere sanificate con il ferro da stiro ad una temperatura di 100 gradi e quindi riutilizzate”.
Il Comune ha anche lanciato un’iniziativa per gli studenti. Si tratta di un concorso on line riservato a tutte le scuole del territorio. I bambini dell’infanzia potranno realizzare un disegno dal tema “L’estate che vorrei”, gli studenti della scuola primaria invece potranno creare una poesia in rima dal titolo “Io vorrei cambiare”, valido per quelli fino alla terza.
Coloro che frequentano le classi  quarta e quinta elementare e dalla prima alla terza media, invece dovranno riassumere in formato power point il tutorial video sul corretto uso della mascherina che l’amministrazione ha inviato a tutti gli studenti insieme al dispositivo di protezione.
“In questo modo, insieme all’assessore alla scuola, Stefania Turreni – spiega Lattanzi – coinvolgiamo i ragazzi e le ragazze del territorio in un’iniziativa che serva a tenerli attivi oltre le ore di lezione on line e a dare loro modo di interpretare questo momento particolare che tutti stiamo vivendo”.

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