Ryder Cup, la prima giornata è del Team Europe: Donald in vantaggio 6,5 a 1,5 sugli Usa

Luke Donald ha accumulato un buon vantaggio nella prima giornata di gara

Ryder Cup, la prima giornata è del Team Europe: vantaggio di 6,5 a 1,5 sugli Usa
di Stefano Cazzetta
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Venerdì 29 Settembre 2023, 20:19 - Ultimo aggiornamento: 20:57

È all’insegna dell’Europa la prima giornata della Ryder Cup. In un Marco Simone affollato sin dalle prime luci dell’alba (alle 6:30 del mattino il tee della 1 era già colmo), il team di Luke Donald ha preso un bel vantaggio. Nulla di definitivo, per carità, ma se i pronostici parlavano di un inno americano che avrebbe risuonato dal primo all’ultimo giorno, più o meno in ogni buca, i fatti raccontano una storia contraria. L’Europa conduce per 6,5 a 1,5: Cinque match vinti e 3 pareggiati. Nessuna vittoria per gli americani: chi l’avrebbe detto?

Che il sole romano avrebbe scaldato soprattutto i cuori degli infaticabili tifosi europei lo si era capito sin dalle sfide mattino: felice la scelta strategica di Donald di invertire le formule di gioco.

Subito i foursome, dove i giocatori della coppia si alternano nei colpi e un errore mette inevitabilmente in difficoltà il compagno di gioco. Tutto ha funzionato alla perfezione, compresa la prova dei giocatori più discussi, Shane Lowry e del neoprofessionista Ludvig Aberg, il quale, dopo qualche errore iniziale, dovuto probabilmente alla tensione, si è sbloccato e ha cominciato a giocare da par suo. Cioè benissimo. Ha sorpreso la mossa di Zac Johnson di non schierare Brooks Koepka e il duo Justin Thomas-Jordan Spieth, in panchina al mattino per scendere in campo solo al pomeriggio. Decisione che sicuramente in patria creerà un bel po’ di dibattito.

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Il risultato è stato un secco 4-0, un inedito nella storia della Ryder per quanto riguarda l’Europa. Gli americani lo avevano centrato nel 2016 in Minnesota nel 2016 e poi avevano vinto. Che sia di buono auspicio? Meglio non farsi illusione: la strada è lunga. Comunque non può che essere confortante il comportamento degli europei, su un campo che di sicuro, come da speranza, ha messo in difficoltà gli avversari. La mattinata, dunque, si è conclusa in maniera trionfale, con i ragazzi di Johnson annichiliti. Due match sono finiti alla buca 15 (4&3 per Rahm-Hatton contro Scheffler-Burns e Hovland-Aberg contro Homa-Harman) e due alla 17 (2&1 Lowry-Straka contro Fowler-Morikawa e McIlroy-Fleetwood contro Schauffele-Cantlay).

 

Neppure il tempo di rifocillarsi con un po’ di calma, e si tornava in campo per la quattro sfide fourballs, formula nella quale ognuno gioca la propria buca per poi scegliere il risultato migliore e raffrontarlo a quello dei rivali. I capitani hanno usato tutte le carte a propria disposizione. Rivoluzionate le coppie, in campo tutti quelli che non avevano giocato al mattino: Hovland-Hatton contro Thomas-Spieth, Rahm-Hojgaard contro Scheffler-Koepka, McIntyre-Rose contro Homa-Clark, McIlroy-Fitzpatrick contro Morikawa-Schauffele. Il caldo è soffocante, il percorso è faticoso: meglio non spremere troppo i giocatori e usare forze fresche. C’è stato sicuramente maggiore equilibrio, rispetto al mattino, ma non è bastato a ribaltare la situazione. Mai stato in discussione il match McIlroy-Fitzpatrick contro Morikawa-Schauffele: alla buca numero 7, gli europei ne avevano 6 di vantaggio, grazie a un impressionante sequenza di birdie, condita da un eagle alla 5, di Fitzpatrick. Il fischio finale del match è arrivato alla 15, sul risultato perentorio di 5&3. Gli altri match vanno iscritti nell’elenco delle illusioni americane e delle imprese europee. Sono sempre stati combattuti, per carità, ma un certo punto si erano tutti griffati di stelle e strisce.

È lì che gli uomini europei di maggior classe hanno piazzato la zampata decisiva, tre putt-capolavoro che hanno fatto sbiadire le insegne americane: prima Hovland, poi Rahm (prodigioso il suo eagle, che bissava quello della 16) e infine quello di Justin Rose, il veterano della compagnia che ha dovuto sobbarcarsi anche l’evanescenza del suo compagno McIntyre. Tutta la squadra europea in campo afesteggiare, incredulo e stordito lo squadrone americano, per il quale la strada è tutta in salita. La storia, però, insegna che è meglio non cullarsi sugli allori. Il golf è crudele e troppo spesso non perdona la presunzione.

Domani, sabato, altri 8 incontri. Si parte al mattino con i foursome. Alle 7:35 McIlroy-Fleetwood contro Thomas-Spieth, alle 7:50 Hovland-Aberg contro Scheffler-Koepka, alle 8:05 Lowry-Straka contro Homa-Arman, alle 8:20 Rahm-Hatton contro Schauffele-Cantlay. Dirette su Rai Sport e Sky, in streaming su Now.

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