Tiger Woods infinito: nuovo record al Masters, lo statunitense passa il 24° taglio consecutivo

Taglio superato per la 24esima volta consecutiva, in testa Scheffler, Homa e DeChambeau

Tiger Woods infinito: nuovo record al Masters
di Stefano Cazzetta
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Sabato 13 Aprile 2024, 10:36

Un boato da brividi ha accolto il putt imbucato per il par alla 18. Tiger Woods aveva appena compiuto un’altra straordinaria impresa: superare il taglio al Masters per la 24ma volta consecutiva. Una in più di Gary Player e Fred Couples, lasciati indietro a quota 23.

Il record di Tiger Woods

Un record, l’ennesimo stabilito da un giocatore e da un uomo da sempre in assetto di sfida nei confronti degli altri, ma soprattutto di se stesso. Una storia infinita che vive di continui colpi di scena e rinvia di volta in volta il finale, tenendo tutti con il fiato sospeso. Tiger Woods, a 48 anni, continua a stupire. Chi altri potrebbe riuscire in un’impresa simile con un corpo martoriato da infortuni e incidenti, una schiena operata mille volte e una gamba destra ricostruita con un intervento di alta ingegneria, oltre che chirurgico? E dura trovare candidati.

In un avvio di Masters contrassegnato da ritardi per maltempo e vento sferzante, sono tanti i nomi illustri che hanno dovuto fare anzitempo le valigie: da Jordan Spieth a Dustin Johnson, da Brian Harman a Victor Hovland, da Justin Rose a Justin Thomas. Tiger Woods invece andrà avanti, giocherà anche oggi e anche domani, nonostante faccia fatica, nonostante zoppichi vistosamente. Ieri ha giocato 23 buche, essendo sceso in campo prima delle 8 locali, dovendo terminare il primo giro sospeso per oscurità. Due bogey lo facevano risalire a +1 e facevano temere il peggio. Ma si trattava di un falso allarme. Pochi minuti per riposarsi e rifocillarsi ed era di nuovo sul tee della 1 per altre 18 buche. Nessun segno di cedimento. Anzi. Quattro bogey e 4 birdie in una giornata difficile, nella quale gli score si sono notevolmente appesantiti. Totale +1, comodamente dentro il taglio, caduto a +6. Ora, l’uomo dei 15 majors e dei 5 Masters sa di poter ancora contare su stesso. Centellinando le apparizioni, puntando agli aventi più importanti. Per non esagerare e non strafare, con l’obiettivo di vincere ancora, per mantener fede alla promessa fatta innanzitutto a se stesso. , posso far mio ancora un major, questo è il suo slogan. E c’è solo da crederci.

A mettere a dura prova le capacità dei giocatori nella seconda giornata è stato dunque il vento, che non ha mai smesso si soffiare, ha impedito fughe solitarie e ha chiarito che i giochi per la vittoria sono assolutamente aperti. Solo 8 giocatori hanno chiuso il giro sotto par. Grazie al -1 di giornata è balzato in testa Max Homa, approfittando delle difficoltà incontrate da Bryson DeChambeau, che non ha saputo e potuto ripetere l’exploit del primo giro: giovedì 65, ieri 73. Entrambi ora sono a -6 per il torneo, affiancati dal numero uno mondiale, Scottie Scheffler, che ha chiuso il suo giro in par. Alle spalle di questo terzetto, nonostante il 73 di giornata, c’è il danese Nicolai Hoigaard: -4.

In quinta posizione Cameron Davis e Colin Morikawa. Ottima sin qui la prova di Ludvig Aberg, la grande mossa a sorpresa di capitan Luke Donald per la trionfale Ryder Cup romana. Giornata difficile per la Giacca Verde uscente Jon Rahm.

Lo spagnolo diventato uomo Liv, ha chiuso in 76, 4 sopra il par e ora si trova in 44ma posizione a +5. Non ha ancora fatto pace con il Masters Rory McIlroy: per lui un pesante 77 che lo colloca in 35ma posizione a +4, dieci colpi dai leader: un po’ troppi per scommettere su una rimonta, anche se… mai dire mai per un giocatore tutto genio e sregolatezza. Da segnalare infine l’approdo al week-end di un campione del passato come Josè Maria Olazabal, 58 anni, due volte vincitore del Masters. A fargli da caddie c’è Lorenzo Gagli. In fondo un po’ di Italia in questo Masters c’è.

 

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