Augusta National, è il giorno della Giacca Verde: in palio 3 milioni di dollari

Tiger Woods giocherà il suo centesimo giro all’Augusta National

Augusta National, è il giorno della Giacca Verde: in palio 3 milioni di dollari
di Stefano Cazzetta
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Domenica 14 Aprile 2024, 14:06

E’ il giorno della Giacca Verde che spetta al vincitore del Masters, primo major stagionale del golf, l’unico che si gioca sempre e soltanto qui, all’Augusta National, il luogo più affascinante, esclusivo e devoto a se stesso che sia dato conoscere. Oggi sapremo chi la indosserà e chi incasserà – particolare non secondario – l’assegno di 3 milioni e 600mila dollari a lui destinato.

Tre cose sono certe: la prima è che la lotta è ancora aperta; la seconda è che al momento la faccenda riguarda soprattutto giocatori americani; la terza è che c‘è un favorito con più probabilità degli altri e che risponde al nome di Scottie Scheffler, non a caso numero 1 al mondo. Il ragazzone texano, dallo swing poco ortodosso ma dall’efficacia straordinaria, è uno che ottiene spesso quello che vuole e lo fa pure in fretta.

Fino agli inizi del 2022, solo 2 anni fa, era un poco conosciuto giocatore del Tour. Poi l’impennata clamorosa a suon di vittorie che lo portò a trionfare anche qui al Masters. Riuscirà a ripetere l’impresa? Le premesse ci sono tutte, dal momento che in questo 2024 ha già inanellato due vittorie di prestigio (Arnold Palmer e The Players), un secondo posto, un terzo e, male che gli sia andata, quasi sempre una top ten.

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Insomma, in questo momento, non c’è nessuno più forte di lui. Scheffler guida la classifica a -7, grazie al 71 di giornata sul par 72 del campo. Non è stato un giro facile, contrassegnato anzi da molti alti e bassi. Sulla sua carta, 4 birdie e un eagle a fronte di 3 bogey e un doppio. Ma l’Augusta National è così, seducente e spietato, se è vero che Scheffler guida la classifica dopo il terzo giro con lo stesso punteggio con cui dopo il primo la guidava Bryson DeChambeau, che ora si trova a -3. Dicevamo degli americani. Al secondo posto si trova Colin Morikawa, a -6, grazie al 69 di ieri. Un cliente scomodo, dall’alto dei 2 major che ha già all’attivo. Terza piazza per Max Homa, con -5 (ieri 73). A fare in qualche modo da intruso, lo svedese Ludvig Aberg, un altro che sta bruciando le tappe. Meno di un anno fa era un dilettante, a settembre strappava applausi nella squadra europea di Ryder Cup, grazie alla convocazione a sorpresa sollecitata dal vicecapitano Edoardo Molinari dopo aver studiato a fondo numeri e statistiche delle quali è un esperto mondiale. Con il 70 di ieri, Aberg è salito al 4° posto, a sole 3 lunghezze dalla vetta. Sognare si può. Non dovesse farcela, non sarebbe certo un brutto risveglio. Molti rimpianti, invece, li avrà certamente il norvegese Nicolai Hojgaard, altro protagonista della vittoriosa Ryder romana. Difficile spiegare un crollo come il suo: con il birdie alla 10 si trovava addirittura da solo in vetta a -7, ha chiuso a -2 dopo essere incappato in una terribile sequenza di bogey dalla 11 alla 15. Errori di gioventù? Può darsi, il talento non di discute. Ovviamente, questo Masters ha un protagonista a prescindere: con 24 tagli consecutivi superati, Tiger Woods ha stabilito il nuovo record del Masters e per ora va bene così.

Chiedergli di più sarebbe stato probabilmente troppo. I "patron" lo sanno e lo hanno acclamato come se si trattasse del vincitore. Poco importa se l’82 registrato sullo score (8 bogey, 2 doppi e solo 2 birdie) rappresenti il suo peggior risultato di sempre qui all’Augusta National. Peggio aveva fatto solo nel terzo e quarto giro del 2022, registrando per due volte 78, quando era passato poco più di un anno dal terribile incidente automobilistico che aveva messo a serio repentaglio la carriera. Da allora solo 7 tornei giocati, 3 dei quali neppure portati a termine, prima di varcare ancora una volta Magnola Lane. Un solo precedente nel 2024: il Genesis Invitational, dal quale si è ritirato a causa di problemi influenzali. Superare il taglio era realisticamente l’obiettivo massimo e Tiger lo ha centrato. Oggi giocherà il suo centesimo giro all’Augusta National, 94 da professionista e 6 da dilettante. Un numero importante da festeggiare degnamente, nonostante sarà in campo per il quarto giorno di fila. Un risultato migliore rispetto a ieri rappresenterebbe una buona iniezione di autostima, spostando un po’ più in l’appuntamento con traguardi più importanti. Chi proprio non riesce a entrare in sintonia con il Masters, è Rory McIlroy, ancora alla ricerca di una vittoria per completare il suo slam e interrompere il digiuno nei major che dura dal lontano 2014. Il 71 del primo giro lo teneva ampiamente in corsa, ma è arrivato il pesantissimo 77 del secondo giro a complicargli la vita. Ieri un nuovo giro in 71 (3 birdie e 2 bogey), bello ma non sufficiente. Il campione nordirlandese ci ha abituati a rimonte clamorose, come quella del 2022, quando, grazie un prodigioso 64, chiuse al 2° posto, proprio dietro Scheffler, ma sarebbe davvero un’impresa da raccontare nei libri di storia se dovesse riuscire a indossare la Giacca Verde partendo da un ritardo di 10 colpi.

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