Niente Conference League per l'Osasuna. Il club spagnolo, qualificatosi grazie al settimo posto in campionato e alla finale di Coppa di Spagna, è stato estromesso dalla terza competizione continentale dalla Uefa, che lo ha punito per dei fatti risalenti addirittura alla stagione 2013/14. I reati contestati sono quelli di appropriazione indebita, falso in bilancio e corruzione sportiva. Nel mirino di Ceferin sarebbero finite in particolare una serie di partite truccate dalla squadra di Pamplona e dal Betis Siviglia e per cui, nel 2020, arrivarono nove condanne.
Il club spagnolo ha contrattaccato con un lungo comunicato sul proprio sito ufficiale: «Gli ispettori Uefa ritengono che la sentenza della Corte Suprema che condanna diversi ex dirigenti dell'ente rojilla sia motivo sufficiente per escludere l'Osasuna, nove anni dopo i fatti, dalle competizioni europee. Questo, nonostante la stessa sentenza sia il prodotto della denuncia fatta dagli attuali dirigenti del club nel 2015 e il risultato dell'operato dell'Osasuna come procura privata durante tutto il procedimento giudiziario per perseguire coloro che hanno dirottato, per scopi poco chiari, denaro dall'ente».
COMUNICADO OFICIAL | Comunicado sobre la recomendación de los inspectores de la UEFA de no admitir la inscripción del club en la Conference League 23-24.
— C. A. OSASUNA (@Osasuna) June 23, 2023
Il club ha quindi promesso battaglia: «Non condividiamo i criteri dell'Uefa, ricorreremo in Commissione d'Appello e ci batteremo legalmente, fino alle ultime conseguenze, per difendere i propri diritti.