Dalla porta al reggaeton, la storia di Nicholas Battaiola che ha lasciato la Serie C e debutta con un singolo

Il ventisettenne cresciuto nella Cremonese ha appeso i guantoni al muro: «Non mi piace cosa è diventato il calcio»

Nicholas Battaiola, dal calcio al mondo della musica
di Massimo Boccucci
4 Minuti di Lettura
Lunedì 5 Febbraio 2024, 12:11 - Ultimo aggiornamento: 12:17

Tiene il mondo tra le mani, l’ha fatto da portiere in oltre duecento partite tra Serie C e D, con due promozioni a Monza e Fiorenzuola dopo essere cresciuto nella Cremonese, e adesso vuole provarci da cantautore, prontissimo e carico per presentare il suo nuovo singolo «Contro il mondo» proprio nella settimana del Festival di Sanremo su tutte le piattaforme. Si fa chiamare Batta, diminutivo che già in campo l’accompagnava perché Nicholas Battaiola andava per le lunghe. La presentazione live in anteprima del brano è avvenuta al Sottocoperta in piazza Bresca a Sanremo, con il bis giovedì prossimo nello stesso locale e alla stessa ora. Dalla porta al reggaeton, che ha condiviso per un po’ di tempo, il ventisettenne talento di Cremona ha legato anima e corpo alla musica latina, ricordando le vacanze passate da ragazzino a Santo Domingo con il nonno. Ma cosa ha scoperto prima? «Fin da piccolino calciavo - racconta - ma correvo con le mani in tasca e per questo mi hanno messo in porta. Con le prime vacanze a 7-8 anni nella Repubblica Domenicana mi sono appassionato anche alla musica».

La svolta

I dubbi gli sono venuti quando ha cominciato a pubblicare le canzoni: «Vedevo il riscontro e ci pensavo perché comunque il calcio era il mio lavoro. A volte mi pesava andare in ritiro, visto che mi cercavano per i live. Si sono allineati i pianeti e ho fatto una scelta netta, non voglio rimpianti per non averci provato». La svolta è stata culturale: «Non mi piace la piega che ha preso il calcio, a 23 anni sei già vecchio per le regole sugli under. Le società sono costrette a giocare con i giovani per i soldi, un ragazzo viene sfruttato per poi essere dimenticato». Anche Blanco ha rinunciato… «Ha seguito la sua passione, probabilmente gli piaceva di più la musica e visti i risultati ha fatto benissimo». Dopo aver rifiutato il Piacenza a fine settembre, indietro non si torna: «Scelta definitiva, non ho più toccato un pallone da agosto e non mi manca. Ho voluto un’altra identità con un nuovo look. Le treccine nel calcio fai fatica a tenerle, specie il portiere». Il cellulare ha squillato parecchio: «Mi hanno cercato direttori, allenatori e procuratori prospettandomi qualche squadra, ma non ho ripensamenti. Mi ha chiamato una squadra di Eccellenza ed era perfino disposta a farmi andare solo la domenica per giocare». Il sogno? «Riempire il Forum di Assago con il reggaeton».

Buoni sentimenti

La canzone della nuova vita di Batta, «Contro il mondo», è piena di buoni sentimenti e di sfide affrontate fuori dal campo: «Si va avanti nonostante tutte le difficoltà nella vita di coppia che si ritrova da sola contro tutto.

Nel videoclip ci sono la mia compagna e le mie due figlie. Questa è la mia canzone più intima e pura. Ed è la prima volta, in assoluto, che in un reggaeton c’è un coro di voce bianche avendo coinvolto la scuola Progetto Arte di Sanremo». Dal 2016 scrive e nel 2020 l’esordio sui digital store con il primo singolo reggaeton «Venerdì», dal 2023 ho avviato il nuovo progetto da solista con il produttore torinese multuiplatino Paki, basato sulle sfumature dell’amore: il primo singolo è «Come le star», fino a raccontare l’amore tossico in «Baby do you love me» di cui c’è la versione acustica prodotta da 6Symn. Il progetto viene curato, mixato e masterizzato dal sound eingeiner multiplatino Icaro Tealdi (ha lavorato con Achille Lauro, Fred De Palma, Ghali, Shade e il gruppo Il Pagante). Dai suoi social un messaggio chiaro per i fan: «Ho un fottio di musica da far uscire, state pronti».

© RIPRODUZIONE RISERVATA