Mondiali femminili, la Svezia spazza via l'Italia: 5-0. Contro il Sudafrica il 2 agosto sarà da dentro o fuori

Le azzure erano partite comunque bene. Ora la partita decisiva per il passaggio del turno

Mondiali femminili, la Svezia spazza via l'Italia: 5-0. Contro il Sudafrica il 2 agosto sarà da dentro o fuori
di Giuseppe Mustica
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Sabato 29 Luglio 2023, 11:33 - Ultimo aggiornamento: 12:25

Ce la giocheremo contro il Sudafrica, il prossimo 2 agosto. Per gli ottavi serve la vittoria. Potrebbe bastare pure un pareggio se l'Argentina non riuscirà a battere la Svezia. E questo ovviamente ci lascia un poco più tranquilli. Se il risveglio di lunedì scorso era stato dolce, quello di stamattina è invece amaro. Troppo. Le azzurre cadono in maniera rovinosa contro la Svezia (5-0) che sfrutta al meglio la dote migliore: quella fisicità tanto temuta da Milena Bertolini.

Quattro gol presi tutti sugli sviluppi di calcio d'angolo. Con la complicità di Durante che non riesce a farsi spazio tra le maglie svedesi, ma anche di un pacchetto arretrato che evidentemente doveva e poteva fare di più.

Magari usando l'esperienza. Nemmeno quella c'è stata. E la legnata fa male. Potrebbe togliere certezze.

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BUONA PARTENZA

Eppure l'Italia era partita bene. Con personalità e con palla a terra. Soprattutto a destra Cantore, titolare come da previsioni e unico cambio rispetto all'Argentina, ha trovato più volte lo spazio giusto per attaccare l'area di rigore svedese. Le azzurre per due volte sono andate alla conclusione e hanno dato pure la sensazione di poter trovare il vantaggio. Illusione. Con il tempo la Svezia ha iniziato a prendere il sopravvento in mezzo al campo e alla prima vera occasione è passata. Corner dalla destra e Ilestedt (39') trova di testa la sua seconda rete in questo Mondiale. Nel secndo tempo, al minuto 50, centrerà anche la doppietta. Nel mezzo, prima della fine del primo tempo, Rolfo (44') e Blackstenius (46') hanno chiuso il match. Sempre allo stesso modo. Quattro gol praticamente identici quelli subiti dall'Italia. Che tagliano le gambe. In pieno recupero con Blomqvist, in contropiede, la Svezia chiude i conti. 

RIPARTIRE

Ingoiare e ripartire. Sapevamo ovviamente che la Svezia era la squadra più forte del girone ma onestamente nessuno si aspettava una debacle del genere. Ma la forza fisica ha fatto la differenza, perché quando ti ritrovi a lottare con giocatrici che sono alte quasi venti centimetri più di te, diventa durissima. Questa però non può essere una giustifazione a quanto visto. Come spiegato prima si poteva fare di più: è mancata quella furbizia e quella malizia che serve a questi livelli. Menomale che si torna in campo presto. Dentro o fuori tra pochi giorni. Resettare e riparire. Non è semplice, ma si deve fare per forza per non chiudere in anticipo questa avventura. 

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