I SEGRETI
Tra serie A e coppa Italia Inzaghi ha guidato i biancocelesti in altri 8 derby: tre successi, un pari e quattro sconfitte. Anche se va detto che uno dei ko è quello per 3-2 nella semifinale di ritorno della coppa nazionale in cui la Lazio aveva già ottenuto la qualificazione con il 2-0 dell’andata. «Sorprendente ed emozionante» ha definito la super sfida che in campionato non è mai arrivata così presto. Meglio o peggio? Difficile dirlo. D’altronde in questi casi il ritornello «il derby è una partita a sé» salva sempre da figuracce. Simone lo sente molto. È una partita che vive in modo viscerale e con tutte le scaramanzie del caso. Non ne ha mai vinti due di fila. Oggi più che mai sa quanto sia importante vincere. I pronostici sono dalla parte dei biancocelesti ma guai a dirlo dalle parti di Formello. Nel derby, si sa, spesso vince chi è in svantaggio.
TIFO SOLO NELLA RIPRESA
Per questo che Inzaghi predica calma e punta sulla psicologia. L’ultimo derby l’ha vinto lui: netto il 3-0 che ha spedito la Roma nel limbo e Di Francesco all’inferno. Stavolta di fronte ci sarà il debuttante Fonseca. Proverà a fargli capire cosa vuol dire. Vuole farlo alla sua maniera. In mano a buone carte e vuole andare all-in sfruttando le debolezze dell’avversario. Se la giocherà in ripartenza. Curioso che rispetto al successo di marzo ci saranno solo due novità. Luiz Felipe preferito a Bastos, che allora venne scelto per contrastare la velocità di El Shaaarawy e Caicedo che giocò al posto di un Immobile acciaccato. Ha fatto rivedere alla squadra la prima gara di campionato dei giallorossi e alcune amichevoli estive. Un solo allenamento ieri mattina (ore 9.30). Stamattina bisserà alla stessa ora. Poi tutti a pranzo a casa. Alle 19.45 è previsto il ritiro che porterà tutti nel cuore della sfida più sentita. La curva nord ha annunciato silenzio nel primo tempo e tifo nella ripresa.
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