Fagioli e le scommesse: «Avevo quasi 3 milioni di debiti, mi dicevano “Ti spezzo le gambe”»

Lo juventino in Procura: "Non sapevo più come fare, una volta ho pianto in panchina"

Fagioli e le scommesse: «Avevo quasi 3 milioni di debiti, mi decevano “Ti spezzo le gambe”»
di Alberto Abbate
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Mercoledì 18 Ottobre 2023, 06:29 - Ultimo aggiornamento: 12:35

ROMA Dall'interrogatorio del 28 settembre a Piazza Adriana emerge l'immagine di un ragazzo di 22 anni completamente distrutto da un gioco perverso che lo ha inghiottito: «Il periodo più brutto è stato fra marzo e aprile 2023. In Sassuolo-Juve ho commesso un errore tecnico e sono stato sostituito. All'uscita ho pianto per i debiti... A settembre 2022 erano 250mila, poi erano arrivati oltre i 2,7 milioni». Nicolò Fagioli in Procura Federale spunta tutto, togliendosi quasi un peso dopo essersi autodenunciato con una Pec il 30 agosto su quanto avevano scoperchiato già le indagini degli inquirenti, diversi mesi prima a Torino. Il 15 ottobre in Figc c'è anche la diagnosi del dottor Jarre, la ludopatia lo ha travolto: «Ho iniziato col tennis e il casinò on line, poi col calcio, ma mai su partite della Cremonese e della Juventus, neanche su falli, cartellini, risultati esatti o marcatori. Under e over. Ma a un certo punto non potevo più prelevare i soldi dal mio conto corrente controllato da mia madre e ho iniziato a chiedere i soldi ai miei compagni che erano all'oscuro di tutto. 40mila euro a Gatti, che li pretende ancora, e a Dragusin. Dicevo che mi servivano per comprare i Rolex in una gioielleria di Milano, che in realtà utilizzavo per restituire in parte le somme di denaro». Pendenze con persone amiche, ma anche con sciacalli e delinquenti che lo ricattavano: «"Ti spezzo le gambe", mi disse uno... Per riprendermi puntai su una vittoria facile del Milan, ma la squadra avversaria ebbe la meglio. E io andai sempre più sotto».

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L'INIZIAZIONE

Allora nel club rossonero giocava ancora Tonali, conosciuto nel 2011 a Piacenza e ritrovato nel ritiro dell'Under 21 a Tirrenia nell'estate 2021: «L'ho visto col telefonino e scommetteva, non sono riuscito a vedere se sul calcio o altri sport, e gli ho chiesto cosa stesse facendo e lui mi rispose che potevo farlo anch'io perché i movimenti non erano tracciabili. Da quel momento ho cominciato a puntare anche io perché lo facevano gli altri per noia e non mi ponevo il problema se i siti fossero regolari o meno». Proprio Sandro lo avrebbe introdotto su Icebet: «E nell'ambiente si vociferava che anche lui avesse ingenti debiti in giro». Nicolò ha effettuato scommesse dal 2021 (ai tempi della Cremonese) e sino al maggio 2023 (stagione sportiva 22/23) - direttamente o per interposta persona (password fornite su whatsapp da un referente mai incontrato fisicamente), sia presso soggetti autorizzati (agenzia localizzata in provincia di Pordenone) che presso soggetti, e piattaforme, non autorizzati a riceverle (Betart, betar.bet e specialbet.bet, bullbet23.com, swissbet operante in provincia di Como) aventi ad oggetto risultati relativi ad incontri ufficiali di Serie A, Serie B e Lega Pro, di Liga, Premier e Super Lig, e di Champions: «A un certo punto ho iniziato a giocare anche su Eurobet (sito legale, ndr), ero ossessionato e disperato». Il demone del gioco aveva preso il sopravvento.
 

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