Sette partite di campionato, due di Europa League: e siamo a nove. Questo il numero certo, nove partite ancora prima dell'ultima di Serie A, prevista per il 4 di giugno. Più, una, l'eventuale finale di Europa League, per arrivare al fatidico dieci, che come data porta il 31 di maggio, sede Budapest. La decima, che la Roma vuole a tutti i costi, è ormai l'obiettivo principale: una doppia finale europea di fila non si era mai vista da queste parti. La situazione non è delle migliori, conosciamo bene la situazione dei calciatori ko per infortunio e che Mou spera di recuperare e di riavere al top almeno per le due semifinali con il Leverkusen. Smalling è uno di questi, poi ci sono Wijnaldum e Llortente e quindi Dybala, tralasciando Karsdorp, che rivedremo nella prossima stagione. Su Paulo c'è una questione fisica da tenere sott'occhio (ieri gli esami hanno evidenziato solo una distorsione alla caviglia, ma nessuna lesione, «gli esami sono andati bene, lavoro per essere pronto il prima possibile»), e in più un discorso di gestione delle forze, che lo Special ha bene in testa dall'inizio dell'anno.
Roma, il turnover resta indigesto per Mourinho: sei ko su nove dopo le gare di coppa
Da oggi al 4 giugno ci sono 38 giorni, di speranza e di ansia: uno slalom, per schivare ulteriori pericoli.
IL CALENDARIO
Il calendario non aiuta, specie perché prima del Leverkusen la Roma dovrà giocare tre volte in sette giorni: sabato con il Milan, mercoledì la pericolosa trasferta di Monza e poi il 6 maggio di nuovo all'Olimpico contro l'Inter. Due su tre sono scontri diretti per la Champions, e la rosa è ridotta all'osso: se Smalling, Llorente e Wijnaldum vanno aspettati, Paulo va centellinato, calcolandone i rischi. Per portalo al top magari già dalla sfida con i nerazzurri. Da quel momento, il calendario comincerà a sorridere, e Mou spera che non sarà troppo tardi. Le ultime quattro la Roma le giocherà con Bologna (al Dall'Ara), Salernitna, Fiorentina (al Franchi) e Spezia. Avere o non avere a disposizione un uomo da sedici gol e otto assist, fa la differenza. Ansia e speranza, prendere o lasciare. La Roma, e Mou, prendono sicuro.