Roma-Bologna, c’è ancora El Shaarawy ma torna a sinistra. La sfida a Orsolini ha il sapore azzurro

Resterà in panchina Azmoun (parte Abraham titolare)

ROME, ITALY - APRIL 18: Stephan El Shaarawy of AS Roma celebrates the victory after the UEFA Europa League 2023/24 Quarter-Final second leg match between AS Roma and AC Milan at Stadio Olimpico on April 18, 2024 in Rome, Italy. (Photo by Fabio...
di Gianluca Lengua
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Lunedì 22 Aprile 2024, 07:16 - Ultimo aggiornamento: 23 Aprile, 09:11

ROMA La scena nella quale Daniele De Rossi soccorre Stephan El Shaarawy vittima di crampi durante Roma-Milan, ha ricordato a molti quella di Mazzone quando in un Brescia-Roma 2-3 soccorse Totti (reduce da una tripletta) allo stesso modo. All’epoca Carletto era tecnico dei biancazzurri con un passato in giallorosso nel quale ha contribuito a formare Francesco. Daniele, invece, è alla sua prima esperienza in Serie A, ma la voglia, tenacia, grinta e mimica ricordano moltissimo Mazzone. El Shaarawy è tra quelli che ha beneficiato di più del suo arrivo a Trigoria, da riserva di lusso a titolare inamovibile. È bastato un cambio di modulo e più motivazione per farlo tornare il Faraone che si era visto ai tempi di Milan e a tratti anche nella Roma. Corre e dà profondità alla squadra, all’occorrenza cambia anche fascia per dare una mano al terzino di turno. Con le dovute proporzioni, dettate da gol e presenze, ricorda, nello spirito di sacrificio l’anno dello scudetto, Marco Delvecchio che ha giocato anche esterno d’attacco in giallorosso facendo la storia. Pure lui deve tantissimo a Mazzone: «È stato il mio primo allenatore alla Roma, mi ha lanciato. Quando arrivai mi disse che i titolari erano Balbo e Fonseca più un ragazzino promettente come Totti e che mi sarei dovuto guadagnare il posto. Alla fine, mi ha sempre fatto giocare titolare al ritorno», ha confidato un’intervista di qualche anno fa. Giocatori come Delvecchio ieri ed El Shaarawy oggi sono il motore della squadra, senza di loro tutto l’apparato offensivo ne perderebbe. «Renderebbe orgoglioso qualsiasi allenatore», ha detto Daniele a seguito di due partite in cui Stephan ha bloccato gli attacchi di Leao, soprattutto dopo l’espulsione di Celik al ritorno. E poi i suoi scatti sulla fascia che hanno dato metri e profondità alla squadra. Come quello al minuto 89 quando in area ha calciato il pallone in alto, lo ha guardato e rincorso verso il centrocampo. E se non fosse stato per una spallata di Tomori, lo avrebbe anche controllato e innescato un contropiede. Una giocata diventata esempio di abnegazione, la stessa che ci metteva Delvecchio. Il suo futuro al momento non è ancora scritto (contratto in scadenza nel 2025), ma con prestazioni di livello come quelle delle ultime gare, pensare a un prolungamento è d’obbligo. Stephan giocherà anche oggi contro il Bologna, ma tornerà a sinistra per frenare Orsolini. In attacco ci saranno Abraham (centrale) e Dybala (a destra). Per Tammy sarà la prima partita da titolare dopo la finale di Europa League. Lukaku dovrebbe rientrare contro il Napoli (28 aprile) e con il Bayer Leverkusen (2 maggio).

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ABRAHAM DALL’INIZIO
Resterà in panchina Azmoun (parte Abraham titolare) tornato solo recentemente dall’infortunio rimediato in nazionale.

A centrocampo confermati Paredes e Pellegrini, sul centro-destra torna Cristante dopo la squalifica. In difesa Mancini e Llorente, Gianluca ha saltato l’allenamento di venerdì per i soliti dolori dovuti alla pubalgia, ma ieri ha sostenuto regolarmente la seduta. Gli esterni saranno Karsdorp e Angeliño, anche se a destra non è da escludere la conferma di Celik espulso contro il Milan.

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