Frosinone-Roma, De Rossi alla prova del fuoco (vuole battere il suo amico Di Francesco)

Oggi la gara alle 18.30: Eusebio in casa sta costruendo la salvezza

Frosinone-Roma, De Rossi alla prova del fuoco (vuole battere il suo amico Di Francesco)
di Alessandro Angeloni
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Domenica 18 Febbraio 2024, 07:38 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 08:23

ROMA Daniele De Rossi era il capitano in campo quando la sua Roma faceva sognare un popolo per l'impresa - nell'aprile del 2018 - contro il Barcellona ai quarti di finale di Champions League. Eusebio Di Francesco era sulla panchina giallorossa in quella magica notte all'Olimpico, quando la Roma si era guadagnata la semifinale contro il Liverpool, in DDR aveva già individuato doti nemmeno troppo nascoste da allenatore, ma non immaginava che nel suo futuro, nella sua nuova vita professionale, gli sarebbe ricapitata la Roma, magari non subito, non così presto. Daniele ed Eusebio sono buoni amici, tra loro c'è stima, rispetto, ora finalmente sono colleghi, li accomuna la passione per il giallorosso, che per l'attuale tecnico del Frosinone si è sbiadito nell'ultima fase romana, culminata con l'esonero e quindi con la fine prematura di una bellissima storia. Oggi pomeriggio per De Rossi, al Benito Stirpe, ci sono parecchie insidie da combattere. Intanto davanti non avrà l'amico Eusebio, ovvero un pezzo di storia della Roma (come accaduto quindici giorni fa contro Ranieri) ma un avversario tosto, agguerrito, che ha bisogno di punti salvezza e quei punti è abituato a conquistarli proprio in casa, 20 sui 23 totali fino a questo momento. Con quei soli tre esterni - assieme al Cagliari - è la squadra che ne ha ottenuti meno lontano da casa, due in meno anche del Lecce, e tre della Salernitana e Verona. La Roma ne ha conquistati solo undici lontano dall'Olimpico, su undici partite: Daniele una gara sola ha giocato fuori casa (in campionato), a Salerno, e l'ha vinta.

TOUR DE FORCE

Altra insidia: è la terza sfida nell'arco di otto giorni e per la prima volta da quando è arrivato ha dovuto gestire le forze dei suoi in un tris di partite giocate in otto giorni (da sabato scorso con l'Inter a oggi, passando per l'Europa League), con turnover giovedì a Rotterdam (dopo la gara intensa con l'Inter) e oggi contro il Frosinone, dove rivedremo qualche volto tenuto nascosto, almeno in parte, al De Kuip con il Feyenoord.

Il rischio, magari, di dover tener fuori uno come Dybala, che con lui ha sempre giocato (cinque su cinque), la possibilità di riproporre Angeliño al posto di Spinazzola, non andato nemmeno male in Europa League. Anche in mezzo, le decisioni sono in relazione anche alle prossime gare: Bove ad esempio salterà la sfida con il Feyenoord per squalifica e Cristante era acciaccato. Possibile che Bryan resti in panchina anche in questa occasione? Molto difficile. De Rossi non vuole rischiare, i cambi ci saranno ma non esagerati: inevitabili e necessari, anche se ormai l'organico è quasi al completo (23 convocati, out Ndicka e Abraham). Ma a qualcuno dovrà per forza rinunciare. Pian piano, il tecnico della Roma dovrà riproporre gente come Smalling, come Aouar e Sanches, che con lui in panchina non hanno mai giocato, anche per via della Coppa D'Africa, che ha appena restituito pure Ndicka.

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EUSEBIO: «DANIELE È BRAVO»

Il Frosinone non è più la squadra rivelazione di inzio stagione, ora è un po' in sofferenza, anche per le tante assenze che Eusebio deve subire, ma in casa è una squadra che sa fare gol, 22 reti delle 32 complessive sono arrivate allo Stirpe. E la Roma di De Rossi, come del resto quella di Mourinho, ha sempre subito gol, tranne in una occasione, in casa con il Cagliari. «Magari a volte dobbiamo essere meno belli e più pratici», la ricetta di Di Francesco, che alla vigilia della sfida contro la Roma, ha anche elogiato il suo collega amico Daniele. «Con De Rossi la squadra cerca di giocare maggiormente palla a terra e il fraseggio con buona qualità. Per me Daniele sta facendo un bel lavoro. Portano più uomini in area».

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