Finti medici con pistola, rapina choc alle Poste. Direttore preso in ostaggio, portati via 60mila euro

Travisati da mascherine e camici bianchi l'hanno costretto ad aprire la cassaforte

Finti medici con pistola, rapina choc alle Poste. Direttore preso in ostaggio, portati via 60mila euro
di Raffaella Troili
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Mercoledì 30 Agosto 2023, 22:38 - Ultimo aggiornamento: 1 Settembre, 11:56

Altro che camici bianchi, i due finti dottori erano due ladri armati. I due con il volto travisato da cappellini da baseball, occhiali da sole, mascherine chirurgiche e vestiti da medici, sono entrati ieri mattina intorno alle otto e mezza all’Ufficio Postale di via Adriano Fiori, tra Casal de’ Pazzi e Rebibbia.
I malviventi, sfruttando l’apertura della sede, sono entrati assieme ai dipendenti. Il colpo è durato poco meno di dieci minuti: una volta dentro gli uffici hanno tirato fuori le pistole, il personale, sotto minaccia, è stato quindi costretto ad aprire la cassaforte con all’interno i contanti, circa 60mila euro. A dare l’allarme una volta che i due sono scappati è stato il direttore. 
Richiesto l’intervento al 112 sul posto sono intervenute le volanti e gli agenti dei commissariati Sant’Ippolito e San Basilio. Ascoltati i testimoni - scossi ma illesi - i poliziotti hanno cominciato le ricerche della coppia, riuscita al momento a far perdere le proprie tracce. Acquisite le immagini di videosorveglianza sia delle Poste che sulla strada. 

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«Brandivano le pistole - hanno raccontato impiegati e clienti sotto choc - non potevamo che assecondarli». Il colpo, poco dopo l’apertura al pubblico degli sportelli, ha messo in agitazione tutto il quartiere. Attimi interminabili di terrore per i presenti, in particolare per il direttore che è stato minacciato dalla coppia di banditi: costui non ha potuto far altro che aprire la cassaforte e consegnar loro l’ingente bottino. I due avevano i volti nascosti dalle mascherine per cui tracciare un identikit non è stato facile per i presenti. I finti dottori una volta dentro le Poste hanno puntato dritto verso il direttore, prendendolo in ostaggio e costringendolo, sotto la minaccia delle pistole, ad aprire la cassaforte. Un colpo rapido, rubati i soldi, i malviventi si sono dati alla fuga. La sede è stata chiusa per i rilievi del caso, la notizia si è sparsa velocemente allarmando i residenti alcuni dei quali chiedono un servizio di vigilanza. 
Anche perché nella zona intorno alle Poste non è la prima volta che accadono rapine e furti.

Lo scorso 7 luglio verso le 8.30 un’anziana donna era andata allo sportello delle poste di via Adriano Fiori per prelevare contanti. Una volta tornata alla sua macchina parcheggiata, le si erano avvicinano due uomini. Uno dei due ha approcciato alla signora dicendole che le era caduta la chiave, mentre la vittima cercava invano a terra, l’altro velocissimo ha aperto lo sportello e rubato la borsa della donna lasciata sul sedile posteriore. Furti non isolati, accaduti anche al mercato di Casal de’ Pazzi. 

IL PRECEDENTE 

Va ricordato anche che nel 2008 nello stesso ufficio postale, un colpo non andò a segno. Due banditi erano entrati nella filiale minacciando un impiegato. Ma un collega, quando li vide all’interno delle “paratie” di vetro corazzato che separano una parte della filiale dall’altra, azionò un congegno che le chiuse senza possibilità di fuga. Contemporaneamente era stata chiamata la polizia e poco dopo i mancati rapinatori, “impacchettati”, furono portati via in manette dalla pattuglia di una volante. «Quando li abbiamo visti in mezzo alle porte di sicurezza, ci siamo detti: “Adesso li mettiamo in trappola”. E così è stato», raccontarono fieri i dipendenti dell’Ufficio Roma 86 delle Poste di via Amedeo Fiori. Anche lì l’assalto era scattato intorno alle 8.20, era il primo giorno del mese ed erano previsti i pagamenti di molte pensioni, i banditi evidentemente contavano di trovare molti soldi in contanti.
Ma stavolta i due camici bianchi hanno avuto la meglio, spiazzando probabilmente per l’abbigliamento, tutti i presenti.

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