Banda delle parrucche, rapina all’ufficio postale: dipendenti minacciati con la pistola. Paura a Ciampino

La rapina ricorda quella di 10 giorni fa all’Appio: si tratterebbe della stessa gang

Banda delle parrucche, rapina all ufficio postale: dipendenti minacciati con la pistola. Paura a Ciampino
di Marco De Risi e Alessia Marani
3 Minuti di Lettura
Sabato 13 Maggio 2023, 22:42 - Ultimo aggiornamento: 16 Maggio, 09:20

Assalto armato all’ufficio postale di via Bologna a Ciampino. Due banditi con la parrucca hanno fatto irruzione nell’agenzia ieri mattina verso le otto. Un colpo studiato alla perfezione e chissà da quanto tempo.

Roma, terrore alle Poste per una rapina in pieno giorno: banditi armati di pistole portano via 200mila euro in contanti

Banda delle parrucche, colpo all’ufficio postale

Hanno atteso che arrivassero il direttore e i primi dipendenti poi fare il loro ingresso come nella scena di un film: «Questa è una rapina, tutti a terra». Uno dei malviventi impugna una pistola, la punta e la agita in direzione dei presenti che vengono costretti sotto la minaccia armata a gettarsi sul pavimento, faccia in giù e non prima di avere svuotato le tasche dai cellulari e averli lasciati scivolare via. 


TERRORE
Pochi minuti di terrore puro durante i quali il commando si fa consegnare il denaro nella cassa temporizzata, guarda casa programmata per aprirsi a quell’ora. Il bottino è di livello: verrà contabilizzato in circa quarantamila euro. In realtà non così consistente come quello arraffato dieci giorni fa in un altro colpo gobbo alle Poste italiane. Questa volta avvenuto all’ufficio di via Arrigo Davila, all’Appio Latino. In fondo non così distante, sempre sulla direttrice della via Appia. 


Due rapine che, secondo gli inquirenti - in quel caso la polizia di Stato, ieri i carabinieri della compagnia di Castelgandolfo - sarebbero due blitz fotocopia. Anche in quell’occasione ad agire, secondo quanto riferito dai testimoni, erano stati due malviventi. Entrambi avevano sempre i parrucconi calati sul capo e i baffi finti. E anche in via Davila solamente uno di loro brandiva la pistola. Un colpo ben preparato e portato a segno senza farsi troppi scrupoli. Il 4 maggio scorso per rapinare l’ufficio postale dell’Appio Latino i banditi avevano atteso che si aprisse la cassaforte intorno alle due del pomeriggio. A quell’ora gli sportelli erano aperti al pubblico e la filiale piena di utenti. 


IL PRECEDENTE
Nell’ufficio è calato il terrore: c’erano almeno una ventina di persone. I banditi le hanno obbligate a sdraiarsi e preteso che gettassero a terra i telefonini per non chiamare i soccorsi. Il colpo è durato una ventina di minuti. Il tempo necessario per portare via oltre 200mila euro in contanti. Il blitz quando una delle cassaforti era aperta. Non c’è dubbio, quindi, che si sia trattato anche in questo caso di professionisti del crimine. 


LE TELECAMERE
Molto probabilmente gli stessi, date le modalità e viste le descrizioni sommarie rese dai testimoni e le immagini immortalate dall’impianto di videosorveglianza interno ed esterno, che hanno fatto irruzione ieri in via Bologna, all’altezza della via dei Laghi.  La pista investigativa punta al mondo dei rapinatori romani, quelli di una certa esperienza. Criminali di mezz’età per cui già in passato si sono spalancate le porte delle patrie galere. Indagini sono in corso per capire chi fosse il “palo” e con quale mezzo la banda delle parrucche si sia dileguata. Da capire, inoltre, se i banditi per mettere a segno il colpo possano essersi avvalsi di una “talpa”, un basista, con accesso alle informazioni sui sistemi di sicurezza dell’agenzia. Come di rito anche gli ispettori delle Poste stanno facendo accertamenti per verificare il funzionamento dei sistemi di sicurezza interno.


Subito dopo il blitz, l’ufficio postale è rimasto chiuso al pubblico. Il personale di un’ambulanza del 118 ha assistito i dipendenti in stato di choc. Sul posto le pattuglie dei carabinieri e gli specialisti del reparto Scientifico a caccia di tracce utili alle indagini lasciate dai rapinatori. Che potrebbero avere le ore contate. 

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA