Roma, terrore alle Poste per una rapina in pieno giorno: banditi armati di pistole portano via 200mila euro in contanti

Il blitz in via Arrigo Davila all'Appio: persone fatta sdraiare in terra, poi la rapina e la fuga

Roma, terrore alle Poste per una rapina in pieno giorno: portati via 200mila euro in contanti da banditi armati di pistole
di Marco De Risi
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Giovedì 4 Maggio 2023, 10:14 - Ultimo aggiornamento: 10:55

Rapina a mano armata in pieno giorno all’Appio. Un bottino da favola. Due banditi, uno con parrucca e baffi, e l’altro con un cappuccio calato sul volto hanno fatto irruzione in un ufficio postale. E’ accaduto ieri alle 14 nell’ufficio postale di via Arrigo Davila. Le poste centrali sono state assaltate dai malviventi che hanno agito come in un film poliziesco. I due sono entrati all’interno ed hanno subito estratto le pistole. Nell’ufficio è calato il terrore: c’erano almeno una ventina di persone. I banditi hanno obbligato le persone a sdraiarsi per terra. I rapinatori hanno anche preteso che gli ostaggi gettassero a terra i telefonini in modo che nessuno potesse chiamare i soccorsi. Il colpo è durato una ventina di minuti. Il tempo necessario ai malviventi di rapinare una cifra da capogiro: oltre duecentomila euro in contanti. I due hanno fatto il “blitz” quando una delle cassaforte era aperta. Non c’è dubbio che si tratti di professionisti del crimine.

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Devono avere studiato a lungo il piano anche con sopralluoghi davanti le Poste. Devono avere annotato gli orari dell’ufficio sapendo, quindi, cosa fare a tempo debito. Effettivamente il colpo è filato liscio come l’olio. Sul posto è arrivata la polizia con diversi equipaggi. Sono stati istituiti dei posti di blocco ma non hanno dato l’esito sperato. Ora gli investigatori stanno indagato in più direzioni. Non sarebbe il primo colpo dei due banditi. In altre parti della città si sono verificati dei colpi ad esercizi commerciali identici a quello di ieri alle Poste di via Arrigo Davila. Pare si ricerchino due italiani. Almeno i banditi, davanti gli ostaggi, avrebbero parlato un buon italiano. Ora gli agenti hanno acquisito le telecamere delle Poste. I due agiscono armati di pistola ma a volto coperto. Comunque anche il vestiario inquadrato dalle telecamere potrebbe avere la sua importanza. Le immagini potranno essere paragonate a quelle di altre rapine proprio per vedere se ci sono analogie.

Sempre sul versante telecamere saranno analizzate quelle della zona: potrebbero avere inquadrato i due prima che si coprissero il volto.

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«Ho avuto una paura fottuta - racconta un’anziana che stava alle poste per prendere la pensione -, mi sono trovata minacciata da queste persone armate. Io cammino col bastone per problemi alle anche. Questi hanno voluto che mi sdraiassi sul pavimento. Ho provato un dolore pazzesco alle articolazioni. Il tempo del colpo mi è sembrato non finire più». «Io stavo accompagnando mia madre - racconta un uomo - quando ho sentito: “fermi tutti questa è una rapina”. Mi sono girato e ho visto due individui armati e travisati. Ho avuto tanta paura».

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