Tram in via Nazionale, l'associazione Botteghe storiche: «Progetto inutile, va fermato subito»

Anticoli: «Il rischio con il Tva è che altri negozianti possano chiudere»

Tram in via Nazionale, l'associazione Botteghe storiche: «Progetto inutile, va fermato subito»
di Giampiero Valenza
3 Minuti di Lettura
Sabato 26 Agosto 2023, 23:52 - Ultimo aggiornamento: 27 Agosto, 00:05

Sono la memoria storica del commercio della Capitale. E anche loro si aggiungono all’ormai lunga lista di chi dice “no” al tram Termini-Vaticano-Aurelio. Dopo Confcommercio, Confesercenti, Federmoda e Federalberghi, questa volta è l’associazione Botteghe storiche di Roma a esprimere il proprio parere contrario all’opera. Gli imprenditori ritengono che il progetto, promosso da una certa lobby tranviaria lanciata dalla sinistra, distruggerebbe ancora di più il tessuto economico di quest’area della città già pesantemente colpita dal lungo stop delle metro, del Covid e da infiniti cantieri. Giulio Anticoli, è il presidente dell’associazione dei più antichi negozi della città, ed è critico attorno all’opera che già, comunque, ha avuto un primo intoppo: quello sottolineato dal commissario straordinario per le opere infrastrutturali del Giubileo, Maria Lucia Conti, che ha scritto nero su bianco che è impossibile pensare di avere i cantieri aperti sulle strade del centro durante l’Anno Santo. Così, di sicuro c’è che i pellegrini del Giubileo 2025 non useranno l’opera e che neanche la riusciranno a vedere. «Ogni ostacolo alla viabilità crea disagio per chi esercita sulla via, un po’ come quando tentano di mettere uno scorrimento veloce o le barriere - dice Anticoli - Sembra la storia dei cordoli a viale Libia e a viale Eritrea, quando ci fu un grande disagio per le attività commerciali della zona. Il servizio pubblico va sviluppato sulla base di un criterio di logica e sostenibilità, non si può prescindere dalle imprese». «Sotto gli occhi di tutti è la grande chiusura delle attività commerciali tra via Nazionale e corso Vittorio. Il progetto del tram va interrotto e va sviluppata una rete di bus elettrici: non si può scommettere sulla pelle della gente - aggiunge il presidente delle botteghe capitoline. Le nostre strade già si stanno desertificando, e con il Tva il rischio è che l’economia del Centro possa peggiorare. Noi botteghe storiche stiamo pagando ancora il prezzo del Covid e per questa ragione non possiamo continuare a viaggiare sul filo del rasoio. Abbiamo bisogno di più ossigeno, di una città più fruibile e con logiche commerciali sostenibili». Anticoli propone «l’apertura di un nuovo tavolo con le attività commerciali per la mobilità del Centro Storico, per un disegno complessivo». 

Metro A Roma, treni attivi da oggi su intera linea (anche su tratta Arco di Travertino-Ottaviano)

IL TURISMO

Di certo gli operatori turistici stanno continuando a sollevare perplessità attorno all’opera.

Proprio ieri il presidente di Federalberghi, Giuseppe Roscioli, aveva parlato di un’opera «devastante» oltre che per i lavori anche per «il rumore e lo stridìo a cui sarebbero costretti tutti i turisti che prenderanno una camera d’albergo proprio su via Nazionale». Per questa ragione aveva chiesto di soprassedere. La preoccupazione è che già con il cantiere si possano riproporre i danni al tessuto produttivo che hanno vissuto in passato con la chiusura della metro Repubblica e poi con la pavimentazione di via Nazionale.

© RIPRODUZIONE RISERVATA