Giubileo, il piano del Campidoglio: mille telecamere e un piano anti-hacker, 14 milioni per la sicurezza

Pubblicato dal Comune il bando

Giubileo, il piano del Campidoglio: mille telecamere e un piano anti-hacker, 14 milioni per la sicurezza
di Giampiero Valenza
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Giovedì 24 Agosto 2023, 06:22 - Ultimo aggiornamento: 25 Agosto, 09:09

Quattordici milioni di euro per una sala operativa che sorveglierà l'intera città e che sarà sotto gli occhi del comando della polizia locale e della protezione civile comunale. L'investimento comprende mille telecamere e una sala completa di videowall, sistemi di sicurezza perimetrale, fisica e cibernetica. Tutto questo si sommerà alla rete diffusa in tutta la Capitale che è composta da circa 15 mila telecamere: si tratta di quelle delle farmacie, delle banche, delle attività commerciali, a sorveglianza degli edifici privati.

Questa grande mole di immagini, infatti, potrà rientrare nel sistema di controllo basato sull'intelligenza artificiale: quindi, appena c'è qualcosa che non va è un sofisticatissimo software a porre l'attenzione delle sequenze registrate alla polizia locale, con i dati che saranno trattati secondo quanto previsto dalla normativa della privacy e che potranno essere condivisi con le altre forze dell'ordine. Vista la delicatezza dell'operazione, nel quartier generale dei vigili capitolini nascerà anche un centro dedicato alla cibersicurezza proprio per evitare che gli hacker possano entrare nel sistema e disturbare non solo le politiche di controllo del territorio ma anche gli ordinari sistemi digitali della pubblica amministrazione.

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I FONDI

L'investimento di Roma Capitale si è concretizzato con la pubblicazione della gara d'appalto che scadrà il prossimo 28 agosto: dei 14 milioni di euro, circa 3 milioni e mezzo sono stati messi a disposizione dal ministero dell'Interno. L'intenzione è quella di arrivare al Giubileo con un impianto in grado di vigilare sull'afflusso dei pellegrini e che possa garantire un livello continuo di sorveglianza soprattutto nei luoghi più sensibili: piazze, edifici, centri di aggregazione, monumenti. Al centro dell'operazione c'è anche il bando dedicato alla rete 5G, che permetterà di sostenere la grande mole di immagini che sarà inviata alla sala operativa in tempo reale.

LA SPS

Nella sala operativa (chiamata Sps, Smart Police Support), ci sarà una parte sensibile del controllo della Capitale. Tutte le stazioni della metropolitana utilizzeranno la linea veloce di trasmissione in 5G e diventeranno luoghi controllati anche a distanza che finiranno lì. E oltre a queste, sorvegliate speciali anche le cento piazze principali della città, molte delle quali anche in periferia. Il Campidoglio proprio di recente ha chiesto e ottenuto dal ministero dell'Interno una rimodulazione dei fondi per il potenziamento della sicurezza urbana presentata dall'assessora alla Sicurezza Monica Lucarelli e dall'assessore all'Urbanistica Maurizio Veloccia. Per quest'anno c'è stato un aumento delle risorse per Roma Capitale con una disponibilità di più di 5 milioni di euro. Quindi, si punta anche a un percorso di sicurezza concordata con i municipi. Tra i progetti, la costruzione di un nuovo albergo sociale in via Tarso nella ex sede dell'asilo nido e la messa in sicurezza dell'area verde di piazza Pepe, troppo spesso vittima di degrado. Sono 14 i nuovi progetti da finanziare individuati con il coinvolgimento dei minisindaci, a cui è stato chiesto di presentare proposte per iniziative di potenziamento della sicurezza sui territori. Le progettualità riguardano soprattutto l'installazione di altre telecamere per la videosorveglianza e progetti per l'illuminazione pubblica per sostenere le operazioni di contrasto della microcriminalità. Hanno scelto la realizzazione di impianti di videosorveglianza i Municipi IX, X, XI, XIII, V, VI e VIII. Nel sesto sarà installato anche un sistema di fototrappole e fotocamere fisse e mobili nelle strade più soggette a fenomeni di degrado e di sversamento dei rifiuti. Punteranno sull'illuminazione, invece, i Municipi IV, V e XV.
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