Roma, i residenti di Piazza Vittorio: «Binari del tram pericolosi, troppi incidenti a scooter, bici e monopattini»

«Folle fare una linea a via Nazionale, l'asfalto rischia di fare la stessa fine»

Piazza Vittorio, i residenti: «Binari del tram pericolosi»
di Fernando M. Magliaro
3 Minuti di Lettura
Mercoledì 23 Agosto 2023, 01:33 - Ultimo aggiornamento: 10:56

«Guardi come sono ridotte le rotaie: sono una vera e propria trappola. Sa quanti ci cadono sopra?». Giacomo esce dal tabaccaio con una scatola di sigari, guarda l’incrocio fra piazza Vittorio e via Principe Eugenio e scuote la testa. «I tram non vanno: le rotaie sono sempre rovinate, l’asfalto intorno ai binari è distrutto. Le manutenzioni sono un miraggio. E il Comune vuole pure fare un altra linea a via Nazionale? Una follia visto che non riescono a tenerne neanche uno che sia uno che funzioni senza fare sobbalzi, vibrazioni, stridii. Farà la stessa fine di questi», gli risponde Pierpaolo. 


«La fortuna è che nessuno si sia fatto male seriamente.

Ma qui, a questo incrocio, sa quanti ne vediamo dalla finestra di casa che finiscono per terra?», incalza Sara, la moglie di Giacomo. «Monopattini o biciclette, motorini o moto più grandi: se prendono le rotaie in curva tutti sbandano pericolosamente e spesso finiscono per cadere», aggiungono i tre. 


«Io ho letto l’inchiesta del Messaggero sui problemi dei tram. Sui social seguo alcuni politici: sono tutti una specie lobby dei tram di sinistra e nessuno di loro vive con il tram che li sveglia passando sotto le finestre alle quattro e mezza di mattina», inveisce Adina, una signora rumena che abita in via Bixio «ma con le finestre qui sopra». 


INCROCIO PERICOLOSO
L’incrocio presenta le due coppie di binari dei tram che vengono dalla Prenestina, il 5 e il 14, che collegano Termini con piazza dei Gerani a Centocelle il primo e con la Palmiro Togliatti il secondo: una coppia “sale” verso stazione Termini e l’altra “scende” verso Porta Maggiore. 


C’è però anche un “binario di servizio” in più. Si tratta di un anello di raccordo, usato in particolari situazioni da Atac, che consente al tram 3 - quello che va da Trastevere a Valle Giulia passando per via Labicana e che oggi è fermo per lavori - di “saltare” l’ordinario transito a San Giovanni e via Carlo Felice e, attraverso questo snodo su via Emanuele Filiberto, riconnettersi alle rotaie di via Principe Eugenio direzione Prenestina e di piazza Vittorio direzione Termini. Queste rotaie di raccordo, però, sono anche quelle più pericolose di tutte perché tracciano una duplice curva sia andando verso Termini che verso Porta Maggiore. 


«Io qui sono caduto», dice Antonio, occhi a mandorla ma accento prettamente romano. «Un paio di mesi fa, tornavo a casa col monopattino. Ho preso la curva per girare su via Principe Eugenio e la ruota si è incastrata. Ho perso il controllo e sono finito per terra. Ma come me qui ci cadono in tanti». Anche perché l’ammaloramento dell’asfalto che è di fatto sgretolato in più punti non aiuta di certo chi imbocca le curve a evitare il pericolo. 


«Poco più avanti, alla fermata di fronte il supermercato che fa angolo con viale Manzoni, due settimane fa sono venuti gli operai del Comune. Sulle buche più profonde vicino alle rotaie hanno buttato una palata di asfalto freddo e se ne sono andati. Oggi di quella roba rimane appena una traccia. Le buche sono tutte lì», dicono Mara e Giuseppe, marito e moglie, che abitano in via Principe Eugenio. 
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA