E prima di fare ritorno nella parrocchia di San Giovanni Bosco la processione penetrerà il vecchio cuore della periferia e le strade più colpite dai lavori ancora da terminare del decennale contratto di quartiere, ossia: via Pepe, via Fratelli Tizi, via Amelotti, via Martiri della Libertà, via Mitrotti, via Lesta della Battaglia, via Vaccarezza.
STRADE PIENE DI BUCHE
La scelta dalla comunità è presa ma non si può non notare la rinnovata situazione di sospensione dei lavori pubblici, in atto da dicembre. La Villa Reatina «Kabul» così definita dai residenti assiste ancora oggi all’immobilità di un cantiere, alle spalle dell’ex-chiesetta, attualmente anche invaso dalla vegetazione spontanea (foto). In quello che sembra un quadro troppo verde, già desolato e proiettato ogni giorno di più lontano dalla parola fine, Jumanji risulta l’ambientazione ideale a cui si ispira il perimetro attorno al cantiere a cielo aperto, confinante con la struttura dell’Ater.
ERBA INCOLTA
E non va meglio se si guarda alla vegetazione in evidente espansione dove Villa Reatina tocca la Salaria. Lo storico quartiere assume così un aspetto quanto mai inedito, selvaggio e certo non desiderato dai residenti ma piuttosto diffuso nei quartieri reatini nell’arco di una primavera imprevedibile e troppo scoperta per quanto attiene agli interventi pubblici di potatura.
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