Rieti, Cittadella giudiziaria: rebus sul futuro utilizzo della scuola Minervini

Il palazzo di giustizia di Rieti
di Giacomo Cavoli
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Martedì 20 Febbraio 2024, 00:10

RIETI - ​Le dichiarazioni del presidente del tribunale di Rieti, Pierfrancesco de Angelis, sulla possibilità prospettata dal Comune di Rieti di realizzare la cittadella giudiziaria di piazza Bachelet, attraverso la costruzione di una nuova ala dell’attuale edificio (e non, invece, rimodulando i locali della futura ex scuola Minervini) cambiano di nuovo le carte in tavola sul destino del palazzo di giustizia reatino.

Gli incontri. Dopo i due incontri avvenuti tra il sindaco Daniele Sinibaldi e il presidente de Angelis e l’ipotesi da quest’ultimo raccontata domenica su Il Messaggero, a muoversi è ora di nuovo anche l’Ordine degli Avvocati di Rieti, il cui presidente, Attilio Ferri, incontrerà nei prossimi giorni il direttivo del Consiglio, per discutere della nuova ipotesi che, messa da parte la riqualificazione degli spazi interni alla Minervini, contemplerebbe un nuovo edificio da edificare a fianco del tribunale già esistente.

Il nodo. Dopo il via libera del consiglio comunale, il 12 dicembre, alla costruzione della nuova Minervini accanto al centro commerciale Perseo, finora, l’idea di utilizzare gli spazi della futura ex scuola per ampliare il tribunale era apparsa consolidata. 
Ora, per quale motivo l’edificio che ospita la Minervini non potrebbe essere riconvertito in nuovi spazi a favore del tribunale? La motivazione - al momento in attesa di una conferma ufficiale - sarebbe quella delle difficoltà incontrate dal Comune nella progettazione della messa in sicurezza sismica della Minervini: la scuola, così come pure in precedenza il tribunale, furono edificati nella zona degli “Orti Ferroni”, in località Voto dei Santi che, fino alla realizzazione degli edifici, era un’area paludosa, in seguito bonificata per avviare le attività edilizie. E la composizione acquitrinosa del terreno su cui sorgono tribunale e scuola avrebbe spinto i tecnici a consigliare al Comune di non avviare opere di messa in sicurezza sismica, perché incompatibili con la natura del suolo.
Cosa fare della vecchia Minervini, una volta realizzata la nuova scuola accanto al Perseo?
L’INTERROGAZIONE
Dopo le dichiarazioni rilasciate dal presidente de Angelis, il Partito democratico ha inviato un’interrogazione scritta al consiglio comunale e ai due assessori all’Urbanistica, Giovanni Rositani, e ai Lavori pubblici, Claudia Chiarinelli. 
«Ci preoccupano questi repentini cambi di scenari del Comune di Rieti, che disorientano anche le altre amministrazioni, vittime di scelte di cui non sembra comprendersi la ratio - scrive il Pd. - Finora, non si è svolto alcun incontro istituzionale o commissione per discutere dell’ipotesi di costruire una nuova ala del tribunale di Rieti e i consiglieri comunali non sono a conoscenza di alcuna informazione sulle nuove necessità emerse in questi ultimi tempi». Il Pd attacca il silenzio che, a Palazzo di Città, avvolge molti dei progetti in corso di realizzazione: «In vista delle modifiche che la città sta vivendo, come ad esempio l’università, che richiederà sempre più spazi e le scuole che saranno oggetto di modifiche strutturali, l’amministrazione continua a non fornire alcun dato sui tempi di realizzazione dei progetti e sulle strutture che immagina di utilizzare - concludono i consiglieri di centrosinistra. - Pertanto, chiediamo di conoscere quali siano i tempi di realizzazione della nuova Minervini e gli intendimenti del Comune sia riguardo i volumi che verranno liberati all’ex Minervini che sulle necessità manifestate dal tribunale di poter ottenere nuovi spazi».

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