Nordio: «Cittadella giudiziaria, progetto eccellente che Perugia merita». Già disponibili 60 milioni, fine dei lavori nel 2027

Nordio: «Cittadella giudiziaria, progetto eccellente che Perugia merita». Già disponibili 60 milioni, fine dei lavori nel 2027
di Michele Milletti
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Mercoledì 4 Ottobre 2023, 07:00
PERUGIA - «Entusiasta» del progetto Cittadella giudiziaria che definisce «eccellente». E per cui ringrazia «a nome del Ministero e del Governo intero tutte le autorità che hanno contribuito, in primis il Demanio, per questa collaborazione che ha reso possibile l’inizio dell’inizio. Perché i lavori cominceranno quando sarà finito l’iter burocratico, ma comunque sono imminenti». Il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, ha appena terminato il sopralluogo nell’area esterna dell’ex carcere di piazza Partigiani. Con in mano il rendering della cittadella che verrà (il cronoprogramma aggiornato parla di chiusura definitiva dei lavori nel 2027) si augura di «poter essere in grado di inaugurare la parte finale o almeno la prima parte» di un progetto che può essere considerato pilota per tutto il comparto giustizia. Progetto per cui lo Stato ha già messo a disposizione 60 milioni per la parte femminile (primo step dei lavori) cui dovrà far seguito lo stanziamento di altri cento per il recupero di tutta la zona maschile dell’ex carcere in centro.
«Ben vengano le ristrutturazioni - ha proseguito Nordio - anche perché, come accaduto a Venezia ai tempi in cui ero procuratore aggiunto, quest’opera di Perugia saprà unire l’efficienza all’estetica. Un progetto che questa città straordinaria, sui cui è doveroso investire, si merita pienamente. L’importante è che questa collaborazione venga estesa anche a tutto il settore della giustizia, a cominciare dalle carceri. Abbiamo la possibilità di usufruire di tutta una serie di beni demaniali, a cominciare dalle caserme che potrebbero essere convertite in carceri per detenuti di minore pericolosità sociale che hanno tutte le strutture compatibili con la sicurezza carceraria, che non abbisognano di spazi nuovi o nuove concessioni perché c’è già tutto il compound e che con ristrutturazioni anche di modesta entità finanziaria potrebbero consentire spazi che sono presupposto per il lavoro e lo sport, che a loro volta sono il presupposto per la rieducazione del detenuto. Che è difficile se il detenuto vive in una situazione di complessa ristrettezza con altri detenuti. Dalle carceri si vede il grado di civiltà di un paese».
La situazione degli istituti di pena in Umbria è un problema, «ma è un problema di tutti. Di strutture e personale. Abbiamo altri concorsi ma è essenzialmente economico. Speriamo di poter rimodulare il Pnrr in funzione di una maggiore flessibilità nell’uso delle risorse della giustizia sia per quanto riguarda l’edilizia che per il personale - sottolinea Nordio -. Ci rendiamo conto che sono lagnanze più che fondate, anzitutto della polizia penitenziaria ma anche dei detenuti. Cerchiamo di fare la torta con le poche uova che abbiamo ma coniugando le possibilità di un’edilizia che a costi contenuti possa ampliare gli spazi dove i contenuti possano avere la possibilità di lavorare e fare sport: sarebbe un ottimo primo passo. Ovviamente si parla di detenuti per reati minori e non certo, ad esempio, di detenuti al 41 bis. Che, colgo ancora l’occasione per riaffermarlo, non si tocca».
Nordio è stato accompagnato, tra gli altri, dal prefetto Armando Gradone, dal sottosegretario dell’Interno Emanuele Prisco, dal sindaco Andrea Romizi, dal vicepreside della Regione Roberto Morroni, da quello dell’Assemblea legislativa, Marco Squarta, dal consigliere provinciale Erika Borghesi e dall’assessore all’Urbanistica del Comune di Perugia, Margherita Scoccia. Presenti anche i vertici delle forze dell’ordine oltre al procuratore capo, Raffaele Cantone, con cui il ministro ha scambiato alcune battute appena giunto sul piazzale della Procura. Poi Nordio ha fatto tappa prima in Corte d’Appello e poi alla Sala dei Notari per partecipare al convegno «Italia vincente, verso una giustizia giusta», nell’ambito dell’iniziativa «Italia vincente» promossa da Fratelli d’Italia cui hanno partecipato, tra gli altri, il capogruppo di FdI in Consiglio comunale in qualità di moderatore Michele Nannarone, il docente dell’Università di Perugia Marco Angelini, il giudice della Corte di Cassazione Daniele Cenci e l’avvocato del foro di Perugia Nicola Di Mario. 
«Oggi – ha commentato il sindaco Romizi - in occasione della visita del ministro alla Giustizia Carlo Nordio abbiamo avuto l’opportunità di illustrare lo stato dei lavori e fare il punto sul percorso che ci sta conducendo alla realizzazione della cittadella giudiziaria nel compendio dell’ex carcere maschile e femminile. Si tratta di un’operazione di rigenerazione urbana senza precedenti: restituire nuova vita a una struttura in disuso da vent’anni, donandole allo stesso tempo un nuovo significato. Siamo soddisfatti del percorso che si sta compiendo e che porterà finalmente a garantire al sistema giudiziario spazi adeguati e funzionali, rivalorizzando aree rilevanti del centro storico». 
A fornire il cronoprogramma sono stati i rappresentanti dell’Agenzia del Demanio, Francesco Tarricone e Filippo Salucci: entro aprile 2024 assegnazione dell’appalto integrato, mentre il primo stralcio dell’opera dovrebbe concludersi entro il 2026. Il termine definitivo dei lavori è previsto per il 2027.
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