Rieti, studenti in bassa Sabina: ecco cosa cambia da settembre

Scuolabus
di Raffaella Di Claudio
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Martedì 7 Febbraio 2023, 00:10

RIETI - È stato un percorso lungo e non poco tortuoso quello che, a settembre prossimo, porterà gli alunni di Cantalupo in Sabina ad afferire presso l’istituto comprensivo Forum Novum di Torri in Sabina, lasciando quello di Casperia, dove per una strada inversa, giungeranno gli alunni di Selci, ora iscritti a Torri. Gli ultimi atti, in ordine di tempo, che chiudono definitivamente la disputa, sono il piano di riordino regionale (pubblicato a fine dicembre 2022) e la pronuncia del Tar del Lazio, che risale a un mese fa.

L'Iter. Il Comune di Cantalupo aveva fatto ricorso alla giustizia amministrativa per trasferire gli alunni iscritti e frequentanti la scuola di Casperia, nel «più vicino e solido istituto Forum Novum di Torri in Sabina, al quale Cantalupo vuole afferire da tempo, atteso che conta più di 700 iscritti e che dal prossimo anno godrà anche dell’attivazione della nuova sezione statale della scuola materna».

La totale autonomia detenuta da Regione e Provincia in materia e la presentazione dell’atto oltre la scadenza dei termini (l’11 marzo 2022 anziché entro il 7 marzo) ha indotto i giudici del Tar a decretare il ricorso come «irricevibile e in parte inammissibile». Nella sentenza, tra l’altro, si ribadisce che «il piano di dimensionamento scolastico, per la sua natura di atto generale a contenuto programmatorio, è espressione della potestà di autorganizzazione dell’Amministrazione regionale ed è frutto di scelte ampiamente discrezionali, e che sotto il profilo motivazionale non necessita di specifica motivazione essendo sufficiente quella che si può evincere dai criteri generali seguiti nella predisposizione del piano, ed è pertanto sindacabile nel merito in sede giurisdizionale, soltanto per errori di fatto, abnormità o manifesta illogicità e irragionevolezza». Insomma, capitolo chiuso. Ma senza rancori, visto che l’ultimo piano di dimensionamento non viene inficiato dalla sentenza e stabilisce (proprio alla luce di quella completa autonomia che spetta a Regione e Provincia sul tema) l’accoglimento dell’istanza di Cantalupo, i cui alunni da settembre frequenteranno l’istituto di Torri. «Per noi - commenta il sindaco di Cantalupo, Paolo Rinalduzzi - dopo due anni, era importante raggiungere l’obiettivo: il resto è superato».

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