Rieti, "Che emozione il primo gol
La mia espulsione non c'era"
L'intervista a Marco Pezzotti

Il primo gol della Samb siglato da marco Pezzotti
di Christian Diociaiuti
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Lunedì 7 Settembre 2015, 10:45 - Ultimo aggiornamento: 11:47
RIETI - Il primo gol della Samb è il suo, dell'uomo chiave della scorsa stagione del Rieti, Marco Pezzotti. Su di lui si sarebbe ripartito anche in questa, ma poi Fedeli ha sbaraccato e ha portato tutti al mare. Per una stagione intera, dando a tutti il costume rossoblù della Sambenedettese. Pezzotti, nella prima uscita, ha segnatl il suo primo gol e quello del nuovo corso del club marchigiano. Con la Fermana si è chiusa 3-3 e lui è stato espulso, non senza polemica. Fedeli ha detto "due punti persi, ma l'obiettivo non cambia". Non se l'è lresa con Pezzotti, anche perché l'espulsione è parsa eccessiva. Il Messaggero ha sentito il giocatore reatino, da poco papà.



Come si sente Marco Pezzotti ad aver segnato per primo in questa Samb molto reatina?

"Per me è stata una grande emozione segnare il primo gol della stagione. Perché l'ho fatto sotto i 1000 tifosi che ci hanno seguito da San Benedetto ma soprattutto perché l'ho dedicato alla mia piccola Giulia e difficilmente lo dimenticherò per questo".



Come valuta il debutto di questa Samb e questo pareggio con la Fermana?

"Il debutto è stato ottimo per 55 minuti dopo essere andati sotto abbiamo avuto una grande reazione ribaltando il risultato, andando sul 3 a 1. Nel secondo tempo ci siamo abbassati troppo e dopo l'infortunio di Sabatino e la mia espulsione, la partita è cambiata notevolmente e il loro pareggio anche se irregolare per un fuorigioco di 3 metri, ci ha fatto perdere due punti importanti. Siamo all'inizio e c'è tutto il tempo per rifarci".



Sulla sua espulsione?

"La mia espulsione la considero ridicola perché come parecchi sanno non ho mai fatto un fallo di reazione in vita mia, figurarsi oggi quando eravamo in vantaggio. Semplicemente l'arbitro ha pensato che io avessi reagito al fatto che Sabatino era a terra e Degano non aveva buttato la palla fuori, quando invece il mio era un fallo tattico in quanto eravamo senza un centrocampista. Poi ho subito uno spintone da Comotto evidentissimo e i provvedimenti sono stati presi solo su di me. Sono amareggiato e dispiaciuto per questo, perché molto probabilmente subirò più di una giornata di squalifica senza motivo".



Come state a San Benedetto voi ex Rieti?

"Qui si sta bene, la città segue il calcio davvero con molta passione e i tifosi al seguito sono molti. Noi ex Rieti ci siamo sicuramente trovati spiazzati all'inizio, perché la nostra testa era a Rieti ed era per vincere il campionato lì. Adesso invece siamo qui, ma sia la società che lo staff sono gli stessi e questo ci ha aiutato sicuramente ad ambientarci prima".



Come è giocare in ambienti così roventi?

"Giocare in un ambiente così e con una curva così è sicuramente una grande emozione. I tifosi sono una spinta in più e qui la Serie D si gioca solo la domenica sulla carta, dopodiché sembra di essere in un'altra categoria. I tifosi sono molto esigenti come in tutte le piazze e come a Rieti vanno onorati e rispettati per la passione che hanno. Poi è vero, in posti così roventi se non si va bene è più difficile gestire la situazione, ma noi ne siamo consapevoli e faremo di tutto per far andare le cose nel verso giusto".



Come valuta la prima uscita del Rieti, 1-1 con la Flaminia?

"La prima cosa che ho guardato a fine gara è il risultato del Rieti. Anche quando non ero a Rieti in quei due anni ero il primo tifoso e lo sono tutt'ora: ho quei colori nel cuore e il pareggio a Civita Castellana è un buon inizio, considerato che il Rieti è partito il 17 agosto. Ho sentito Diego Petrongari e so che è stata una partita bella ed equilibrata, così come me l'ha confermato Sebastian Gay. Sono sicuro che anche in un girone duro con otto sarde il Rieti potrà dire la sua".
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