Rieti, il Ratto delle Sabine rivive nel museo e Magliano è protagonista in Paraguay

Una delle immagini nel Museo di MAgliano
di Sara Pandolfi
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Domenica 20 Settembre 2020, 00:23 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 04:52
RIETI - Il museo di Magliano Sabina oggi in Paraguay, tra i protagonisti del terzo convegno internazionale dedicato alla museologia. L’occasione della partecipazione si è resa possibile grazie all’innovativo progetto realizzato dall’ingegnere architetto esperto in restauro Armando Rossi, che con il progetto ha completamente stravolto il museo di Palazzo Gori, allontanandolo dal vecchio concetto espositivo e lo ha fatto entrare nel mondo della realtà aumentata: non più soltanto tre piani di esposizione, ma un luogo dove rivivere un’esperienza. E tutto grazie agli ologrammi. «Il nuovo museo darà ai visitatori l’opportunità di rivivere la storia con una nuova chiave di lettura».

Le prerogative
A spiegare l’idea è lo stesso Armando Rossi, che oggi ripeterà le stesse cose davanti a un pubblico di professionisti internazionali. «Il museo di Magliano Sabina diventerà il primo museo interamente olografico - afferma - che offrirà l’opportunità di vivere in prima persona la festa tra sabini e romani, passata poi alla storia come il Ratto delle Sabine. Varcato l’ingresso, i visitatori si troveranno davanti un ascensore che, in stile “Ritorno al futuro”, sarà come una macchina del tempo che li condurrà al secondo piano, dentro un’antica casa sabina del tempo. Lì potranno fare un’esperienza tattile concreta attraverso l’utilizzo di alcuni elementi fedelmente riprodotti come ad esempio macinare il grano. Attraverso una porta laterale, poi, entreranno in una stanza completamente bianca dove, indossati occhiali trasparenti, saranno catapultati nella festa. La particolarità sarà che, grazie agli occhiali trasparenti, il visitatore, oltre ai romani e sabini in festa, potrà vedere tutte le persone realmente presenti nella stanza e, a tutti, sembrerà di essere ospiti di questo evento da cui nascerà l’Impero Romano. Si avrà così anche modo di rivedere la storia in chiave positiva, allontanandosi dai racconti più violenti legati al Ratto delle Sabine. La verità è che il popolo di guerrieri romani, per espandere l’Impero, aveva bisogno di donne e proprio in Sabina scelsero di organizzare questa festa di alleanza. Ultimo piano, in linea temporale, a essere visitato, sarà il primo dove, con un allestimento tutto nuovo con teche in acciaio e cristallo illuminate, i visitatori potranno vedere tutti i reperti della collezione del Museo civico». L’innovativo progetto è già stato presentato alla Regione e, per la sua realizzazione, sono stati chiesti circa 300mila euro che saranno impiegati anche per l’adeguamento strutturale degli interni del Palazzo.

Il riconoscimento
«Il progetto maglianese è stato scelto come una delle tre proposte internazionali a cui si darà spazio in questo prestigioso evento - conclude Rossi. - Sono molto orgoglioso di questo riconoscimento. Attualmente sono state fatte delle sperimentazioni con ricostruzioni di oggetti e luoghi, ma mai di eventi: quello di Magliano Sabina sarà il primo esempio al mondo». 
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