Mister Chiappini su Latina-Rieti:
«Tante motivazioni per entrambe,
forse per noi qualcuna in più»

Il tecnico del Latina Andrea Chiappini (Foto Tamborrelli)
di Christian Diociaiuti
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Sabato 6 Gennaio 2018, 11:18
RIETI – Il suo Latina accoglierà domani, domenica, alle 14.30, il Rieti: un derby tra la capolista – che domina a +5 dalla seconda – e la quinta, battuta all’andata dagli stessi amarantocelesti per 6-0. Il Messaggero ha sentito il tecnico dei nerazzurri, Andrea Chiappini.

Chiappini, come sta il Latina, come approccia a questa gara importante, un derby anche se recentemente le strade di Latina e Rieti sono state divise…
«Una partita particolare. Perché in questo momento affrontiamo la prima della classe, che ha grandi motivazioni, una squadra che gioca un gran calcio, l’ha dimostrato in tutto questo girone d’andata. Il Rieti è una squadra collaudata e che oltre ad essere prima, all’andata in qualche modo, con il 6-0, ci ha un po’ umiliato. Abbiamo voglia di dimostrare che le cose sono cambiate». 

Come sono cambiate le cose in questi cinque mesi?
«Non siamo più quelli che giocarono con soli 15-20 giorni di preparazione approssimativamente. E che sono rimasti in 10 al 37’ del primo tempo. Siamo un’altra squadra, normale…».

Si vede dai risultati, più che lusinghieri…
«In realtà abbiamo avuto una flessione, nel nostro percorso abbiamo avuto delle défaillance in giocatori importanti e quindi abbiamo dovuto affrontare alcune partite senza degli uomini chiave. E in quelle gare lì magari abbiamo lasciato dei punti per strada».

Entrambe le rose sono validissime, ma due giocatori spiccano: Iadaresta e Marcheggiani, che “litigano” lassù, in vetta marcatori…
«Stimo entrambi. Considero Iadaresta un calciatore nella piena maturità. Un giocatore ti permette, in una gara non facile, di sbloccare il risultato in qualsiasi momento. Molto più maturo rispetto a qualche anno fa».

Escludendo il pari, un successo del Rieti chiude il campionato e uno del Latina lo riapre?
«Anche una vittoria del Latina non riapre niente. Noi non siamo in questo momento qui in lotta per vincere il campionato, noi in questo momento siamo a 10 punti, con 17 partite davanti. Dovremmo fare il nostro buon cammino e fare una quarantina di punti invece dei 32 fatti finora, che è possibile, e al contempo augurare – e sportivamente non mi piace – della sfortune al Rieti. E questo non è bello. Il Rieti se continua con questa marcia, è irraggiungibile. Inutile parlare di primato finale, oggi dobbiamo parlare di questa gara, concentrarci su questa partita. Che ha tanti colori e sfumature importanti, oltre che tante motivazioni per noi e per il Rieti. Ma forse per noi qualcuna in più».

Il Rieti ha chiuso il 2017 perdendo, il Latina vincendo: che Rieti pensa di trovare?
«A fine andata abbiamo fatto fatica con un buon Monterosi e l’abbiamo vinta, una squadra quadrata. Il Rieti l’ho visto il giorno dopo, non meritava assolutamente la sconfitta con la Lupa Roma, ha fatto a mio avviso una gran gara. Però, ecco, è capitato anche a noi: fare le partite e non riuscire a portar via i tre punti. Se Latina-Rieti fosse stata giocata la settimana successiva poteva avere un riscontro diverso. Con la sosta, secondo me, c’è stato un vantaggio soprattutto per il Rieti. Per metabolizzare il ko e resettare».

Con la categoria e i risultati, come è il pubblico del Francioni?
«Rispetto a quanto successo negli 7 ultimi anni – perché non possiamo fare una valutazione sugli ultimi mesi – beh, si era riaccesa un po’ la tifoseria che però, con un paio di risultati negativi è venuta un po’ meno. Ma in questa gara sono sicuro che si farà risentire e sarà molto presente allo stadio». 
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