Fara Sabina, Pd reatino: ok condizionato a Mazzeo

Vincenzo Mazzeo
di Raffaella Di Claudio
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Giovedì 13 Agosto 2020, 01:25
RIETI - Fara Sabina, i vertici del Partito democratico reatino, Fabio Melilli, Fabio Refrigeri e Antonio Ventura, mentre tornano nelle stanze dei bottoni senza essere riusciti a chiudere l’accordo con Cinque stelle e Il Ponte, si lanciano nella paternale al Pd locale che, nelle scorse ore, con gli altri partiti di FaraMerita, ha individuato in Vincenzo Mazzeo il candidato sindaco della coalizione di centrosinistra. Tale scelta, nel direttivo democratico di martedì, è stata sostenuta a maggioranza. Tra i contrari c’è Paolo Spaziani, che non condivide la candidatura di Mazzeo, alla quale preferiva l’alleanza con Il Ponte e i grillini, cui stava lavorando con i vertici. In forse anche la sua presenza in lista: martedì ha chiesto 48 ore di tempo per decidere.

La nota
Intanto i vertici dem, nella nota (licenziata dopo che l’onorevole grillino Gabriele Lorenzoni ha annunciato il nulla di fatto delle trattative con Pd e Il Ponte e comunicato la corsa in solitaria del movimento), spiegano quanto hanno provato a fare nel secondo comune della provincia. «Dopo mesi di riunioni nel tavolo di FaraMerita - scrivono Melilli, Refrigeri e Ventura - in cui, dopo una iniziale convergenza sul nome di Paolo Spaziani, che ringraziamo per la generosità dimostrata, non si era giunti a una sintesi e non si era aperto nessun tavolo di confronto con le altre forze di opposizione, abbiamo provato a dare il nostro contributo, negli ultimi giorni, per provare a costruire un’alleanza che comprendesse l’esperienza del Ponte, il centrosinistra e i Cinque stelle. Dopo l’esito disastroso dell’amministrazione uscente era doveroso tentare. Crediamo sia questo il desiderio della nostra gente dopo le ultime sconfitte. Un campo largo e unito capace di battere una destra divisa e inconcludente. Il Pd di Fara subito dopo, ha ritenuto, legittimamente, di contribuire a individuare il candidato nel tavolo di “FaraMerita” e lasciare a lui la possibilità di costruire una coalizione vincente». Una benedizione amara. Un placet riconosciuto attraverso l’uso del termine di legittimità, seguito però da un monito genitoriale con il quale invitano, nonostante la notizia della lista cinque stelle, a «continuare a perseguire l’obiettivo dell’unità delle varie anime del centrosinistra, evitando gli errori che ci hanno visti sconfitti nel passato. Ci vuole un po’ di altruismo e tanta generosità da parte di ognuno dei protagonisti. Ci vuole la capacità di accantonare i personalismi e avere rispetto dei nostri elettori». Amen. Ma la pace nel centrosinistra farense è un obiettivo ambizioso, se non impossibile.

Il fronte
Basta vedere il fronte nuovo di zecca aperto dai Socialisti. Neanche il tempo di convergere compatti su Vincenzo Mazzeo che è esploso il caso dei posti in lista. «Sulla scelta delle candidature - interviene Gabriele Di Carlo, coordinatore del Psi - non accettiamo vecchi metodi e invochiamo rispetto per il nostro partito e per il lavoro svolto in questi mesi. Per questo ci riserviamo la possibilità di riflettere circa l’opportunità di esprimere una candidatura nel contesto della coalizione FaraMerita, appoggiare esternamente la coalizione o, in mancanza di un chiarimento, uscire dalla stessa».
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