RIETI - Mario Sanna prosegue, a oltranza, lo sciopero della fame per l’ottenimento del fondo per le vittime del sisma del 2016. Il padre di Filippo, scomparso a causa del sisma del 24 agosto 2016, insieme alla moglie Stefania, è stato ricevuto alla Camera dei Deputati. «L’incontro con l’onorevole Paolo Trancassini è stata un’importante opportunità di chiarimento su quelle che sono le posizioni reciproche, rispetto al provvedimento che chiedo - ha spiegato Sanna. - Intanto voglio ringraziare Trancassini che, insieme al commissario alla ricostruzione, Guido Castelli, è l’unico che, in coerenza di ciò che ha sempre fatto fin dal 2018, si è interessato e si sta interessando alla questione. Lo ha fatto quando era all’opposizione e lo sta facendo ora che è al Governo».
I temi. Incontro franco e acceso, ma ognuna delle parti ha potuto confrontare le proprie ragioni, ha raccontato a Il Messaggero Sanna, che ha sottolineato la possibilità di aver potuto parlare in maniera approfondita della questione.
La decisione. Oggi Sanna è giunto al ventisettesimo giorno di sciopero della fame, alimentato solo con acqua, sali minerali e vitamine. Ieri ha festeggiato il compleanno con il sostegno degli amici che proseguono ognuno una staffetta giornaliera di sciopero della fame a sostegno e le reciproche condivisioni tramite social. Proseguono anche le adesioni alla raccolta firme su Change.org, promossa dallo scrittore Bartolomeo Smaldone, che sul fondo non ha dubbi: «Mario mi ha garantito che questa cosa si può fare, e io sono sicuro che ce la farà», ha osservato.
A margine dell’incontro alla Camera, è arrivata peraltro l’appello. «Trancassini mi ha chiesto di interrompere lo sciopero della fame - ha concluso Sanna. - In coerenza con ciò che ho sempre detto, lo farò quando l’emendamento sarà presentato e questo avverrà nella finestra tra il 14 ed il 21 novembre. Non ho dubbi che lui si batterà per farlo approvare». Nel frattempo, passano i giorni e Sanna, anche se provato da una comprensibile stanchezza fisica, è determinato più che mai nel proseguire la sua battaglia di civiltà: «Lo sciopero continua» è il saluto che conclude ogni suo post giornaliero su facebook.