Rieti, vittime del sisma: garanzie del premier Draghi a Mario Sanna sull'istituzione di un fondo

Rieti, vittime del sisma: garanzie del premier Draghi a Mario Sanna sull'istituzione di un fondo
di Marzio Mozzetti
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Lunedì 8 Novembre 2021, 00:10

RIETI - Fondo per le vittime dei terremoti di Amatrice e dell’Aquila: arrivano notizie confortanti dal presidente del Consiglio, Mario Draghi. Mario Sanna, presidente dell’associazione “Il Sorriso di Filippo”, aveva nei giorni scorsi lanciato un appello al premier Draghi, dopo aver appreso che nella legge di Bilancio non c’era alcun cenno al provvedimento. Il padre di Filippo (nella foto), ragazzo di 22 anni morto a causa del sisma del 24 agosto 2016, aveva deciso di iniziare anche uno sciopero della fame, finché non fosse arrivata una risposta certa sulla questione. Le troppe attese e il dolore per un mancato riconoscimento avevano fatto decidere a Sanna di intraprendere una protesta, che già in passato aveva messo in atto.

L'esito
La missiva e la notizia sembrano aver sortito i risultati sperati. «Ho ricevuto una telefonata dalla segreteria del presidente Draghi e ho parlato con la sua consigliera, la dottoressa Genovese - ha spiegato Sanna. - Mi ha informato che il presidente ha ricevuto la mia lettera e mi ha rassicurato sul suo impegno a fare sì che il fondo per i familiari delle vittime riceva le coperture necessarie già in questa legge di bilancio».

Dunque si apre uno spiraglio di speranza: dopo cinque anni di attese, sofferenze e di governi che si sono succeduti, finalmente ora potrebbero arrivare risultati concreti per quello che i parenti delle vittime non hanno mai considerato un indennizzo ma, al contrario, un riconoscimento della loro condizione da parte dello Stato. «Il presidente è rimasto molto colpito dall’incontro che abbiamo avuto il 24 agosto ad Amatrice e ha compreso fino in fondo il nostro disagio che dura ormai da tempo - prosegue Sanna. - Prendo atto delle sue parole sincere pervenutemi attraverso la sua consigliera e ho fiducia che questa volta si possa effettivamente vedere la legge approvata. Visti gli sviluppi, il mio annunciato sciopero della fame è sospeso. Ma rimango vigile e attento a ciò che succederà nei prossimi giorni». Stavolta l’istituzione del fondo sembra davvero a un passo, ma i parenti delle vittime rimarranno alla finestra perché troppe volte ormai sembrava fatta e poi il provvedimento non si è concretizzato.

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