Razzo cinese caduto nell'Oceano Indiano, vicino alle Maldive. Fine allerta per l'Italia

Razzo cinese caduto nell'Oceano Indiano, vicino alle Maldive. Fine allerta per l'Italia
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Sabato 8 Maggio 2021, 18:40 - Ultimo aggiornamento: 10 Maggio, 10:45

Il razzo cinese è caduto nell'oceano Indiano, nessun pericolo, quindi per l'Italia che era stata indicata come area a rischio per la caduta di frammenti sul territorio. E tira un sospiro di sollievo anche la Protezione Civile che era in allerta già dalla serata di ieri. Il secondo stadio del razzo cinese, il rocket Lunga Marcia 5B è rientrato nell'atmosfera in un'area vicina alle isole Maldive. Lo rende noto l'ufficio per il volo umano dell'agenzia spaziale cinese Cnsa. Il rientro è stato confermato anche dai dati del Comando di Difesa Aerospaziale del Nord-America (Norad).

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Fine dell'allerta in Italia -  La caduta di uno o più frammenti sul territorio italiano del detrito spaziale del lanciatore spaziale cinese «Lunga marcia 5B» in rientro incontrollato in atmosfera era stata esclusa già nella notte italiana.

Lo aveva reso noto intorno alle 3.00 del mattino il tavolo tecnico del Dipartimento della protezione civile incaricato di seguire il rientro, sulla base dei dati forniti dalla Agenzia Spaziale Italiana. Il Capo Dipartimento della Protezione Civile, in accordo con ASI e con gli altri partecipanti al tavolo, ha dichiarato concluse le attività operative, chiudendo il Comitato Operativo.

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L'allerta lanciata ieri dalla Protezione Civile

Quando sembrava ancora possibile l'impatto, nella serata di ieri la Protezione Civile aveva lanciato un'allerta specificando che la traiettoria di rientro avrebbe potuto interessare nove regioni centro-meridionali italiane tra l'una di notte e le 7.30 del mattino. «Resta remota», sottolineava il Dipartimento, la probabilità che uno o più frammenti possano cadere sul nostro territorio. I telefoni della Protezione civile sono stati letteralmente presi d'assalto dai cittadini che hanno chiesto indicazioni su come comportarsi durante la notte. In molti, che vivono negli appartamenti all'ultimo piano di case e condomini, hanno chiesto se era il caso di trascorrere la notte lontano dalle loro case, nel timore che alcuni rottami del razzo potessero colpire le loro abitazioni.

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Un cilindro di 20 tonnellate - L'attenzione per il razzo era d'obbligo perché, con le sue circa 20 tonnellate, il secondo stadio del razzo cinese Lunga Marcia 5B è stato uno dei più grandi detriti spaziali a cadere in modo incontrollato sulla Terra negli ultimi anni. La stazione spaziale cinese che nel 2018 aveva tenuto tutto il mondo col fiato sospeso ne pesava otto. «Diventa possibile calcolare con precisione la zona del rientro quando l'oggetto si trova sotto 120 chilometri di quota: allora cadrà dove la traiettoria lo porta», dice all'ANSA Tommaso Sgobba, direttore esecutivo della Iaas (International Association for The Advancement of Space Safety). Lo stadio del Lunga Marcia 5B era caduto in modo incontrollato anche nel 2020, ma allora l'attenzione era troppo concentrata sulla pandemia; il problema è che le cadute incontrollate di detriti spaziali sono molto più frequenti di quanto si creda.

 

La posizione della Cina - Ieri il Global Times aveva risposto alle preoccupazioni internazionali sul rientro del Long March 5B, decollato dall'isola di Hainan il 29 aprile trasportando il modulo «Tianhe», i tempi e le modalità restano poco chiari, ma il tabloid del Quotidiano del Popolo, la voce del Partito comunista cinese, ha descritto le news sul razzo «fuori controllo» e che potrebbe provocare danni come una «campagna occidentale». La situazione «non merita la creazione di panico», sulla base degli addetti ai lavori. «La maggior parte dei detriti - scrive il tabloid - brucerà durante il rientro, lasciando solo una piccolissima porzione che potrebbe cadere sulla Terra, potenzialmente su aree lontane dalle attività umane o nell'oceano», ha affermato Wang Yanan, direttore della rivista Aerospace Knowledge. Il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti ha affermato in una dichiarazione che il Comando spaziale Usa stava monitorando la posizione del razzo e che il rientro sarebbe dovuto essere intorno all'8 maggio. «Tutti i detriti possono essere potenziali minacce alla sicurezza dei voli spaziali e al dominio spaziale», ha detto il Pentagono, aggiungendo che il 18/mo Space Control Squadron in California offrirà aggiornamenti giornalieri sulla posizione del corpo del razzo dal 4 maggio. Il Global Times ha anche citato l'esperto aerospaziale Song Zhongping dicendo che la rete di monitoraggio spaziale cinese terrà sotto stretto controllo le aree nella rotta di volo del razzo e adotterà misure per evitare danni alle navi in ;;transito, mentre il carburante ecologico usato dal Long March 5B non sarebbe una minaccia per l'oceano, ha aggiunto. «Nel complesso, è un'altra promozione della cosiddetta "minaccia spaziale cinese" adottata da alcune forze occidentali», ha detto Song.

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