Razzo cinese, dove cadrà? Guidoni: «Possibilità di colpire qualcuno pari a una su diversi miliardi»

Razzo cinese, dove cadrà? Guidoni: «Possibilità di colpire qualcuno pari a una su diversi miliardi»
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Sabato 8 Maggio 2021, 14:27 - Ultimo aggiornamento: 19 Febbraio, 05:44

«È improbabile che il razzo cinese colpisca una zona abitata». Rassicuranti le parole rilasciate ad Adnkronos dall'ex astronauta e astrofisico italiano Umberto Guidoni. «È molto probabile che i pezzi del razzo cinese cadranno nell'acqua ed è altrettanto molto probabile che finisca nell'oceano Indiano data la traiettoria. Come tra l'altro è successo con altri moduli cinesi negli ultimi anni». Lo ha affermato Umberto Guidoni che ha partecipato nel passato a due missioni Nasa a bordo dello Space Shuttle. «La probabilità che qualcuno possa venire colpita è pari a 1 su diversi miliardi. Nella storia dei lanci non è mai accaduto. L'unica storia che si racconta è quella di una mucca colpita da un residuo spaziale tanto tempo fa», ricorda Guidoni.

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Pubblicato da Umberto Guidoni su Sabato 8 maggio 2021

Nessun rischio per l'Italia - Per l'Italia, poi, aggiunge l'ex astronauta, «non vedo alcun rischio e nulla da temere».  E continua a spiegare ancora Guidoni in merito al rientro incontrollato nell'atmosfera della lanciatore spaziale cinese Lunga Marcia 5b previsto in una finestra temporale ampia stimata tra le 20.30 di questa sera e le 8.30 di domani, «il rischio è talmente minimo che quasi non dovrebbe essere preso in considerazione.

Il 70% del pianeta è coperto di acqua e quindi è molto probabile che finisca in un oceano nel caso in cui non venisse disintegrato. È probabile che la maggior parte della massa del lanciatore spaziale cinese si disintegri con il rientro in atmosfera ed è molto probabile che cada nell'acqua».

Necessari accordi internazionali - Per quanto riguarda il problema del rientro incontrollato nell'atmosfera del lanciatore spaziale cinese Lunga Marcia 5b come avvenuto nel passato con il modulo orbitante robotico Tiangong-1, l'ex astronauta italiano suggerisce la necessità di rafforzare le regole e gli accordi a livello internazionale. «C'è bisogno di raggiungere degli accordi. La Cina ha firmato alcuni accordi legati allo spazio ma ne servirebbero altri. Uno di questi accordi dice che i paesi che lanciano sono responsabili dei danni provocati dai loro veicoli spaziali. Ripeto non c'è nessun pericolo ma le regole del gioco prevedono che nel caso in cui succedesse qualcosa è il paese lanciatore il responsabile degli eventuali danni che vengono provocati», sottolinea Guidoni. Per l'ex astronauta «in un lancio normale non dovrebbe succedere qualcosa del genere. Il razzo avrebbe dovuto fermarsi a una certa quota e non andare in orbita. Non era previsto che andasse in orbita e il lanciatore non aveva i mezzi per essere poi successivamente controllato. La Cina dovrebbe migliorare i sistemi di lancio garantendo così che questo tipo di pericolo, estremamente limitato, non accadano più nel futuro». Per Guidoni, comunque, «con l'aumento della frequenza dei lanci» e l'aumento del traffico spaziale «servirebbe rafforzare le regole».

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