Latina, la gang dei baby-bulli: umiliazioni al disabile sulla panchina, veniva spogliato e legato

Nei video si vede il gruppetto di ragazzini che si avvicina al disabile accerchiandolo e deridendolo

Disabile maltrattato e umiliato da gang di bulli di 12 anni di Latina
di Marco Cusumano
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Venerdì 13 Ottobre 2023, 00:24 - Ultimo aggiornamento: 10:53

Hanno preso di mira per mesi un disabile con problemi psichici che incontravano spesso in un centro commerciale di Latina, umiliandolo in diversi modi, addirittura legandolo a una panchina per poi spogliarlo o facendosi baciare i piedi. La Procura per i Minori di Roma indaga su una terribile serie di episodi di bullismo con protagonisti ragazzini di appena 12 anni.

LE INDAGINI


Tutto è iniziato all’interno di un centro commerciale di Latina dove il gruppetto ha iniziato a molestare il disabile, approfittando della sua gentilezza: l’uomo infatti si mostrava sempre sorridente con loro e spesso comprava panini e bibite per i ragazzi.

Invece di essere riconoscenti, i giovanissimi hanno rubato la bicicletta dell’uomo iniziando a correre nel parcheggio sotterraneo del centro commerciale colpendo tutte le auto in sosta e spaccando a calci gli specchietti retrovisori.


I clienti del centro, proprietari delle auto danneggiate, si sono rivolti alla direzione che ha visionato le immagini delle telecamere di sorveglianza individuando rapidamente i ragazzini. Dopo la denuncia e l’identificazione, le famiglie sono state convocate e informate dei fatti. Ma intanto sono proseguite le analisi sui video registrati dal circuito interno che hanno portato alla luce anche altri episodi che nulla avevano a che vedere con il vandalismo nel parcheggio.


LE AGGRESSIONI


In alcuni video si vedeva il gruppetto di ragazzini che si avvicinava al disabile, accerchiandolo e deridendolo in maniera evidente. Il caso è stato affidato alla Procura per i  Minori di Roma che ha ulteriormente approfondito gli episodi, affidando gli accertamenti alla polizia. Il sostituto procuratore Anna Maria Altieri ha nominato come consulente la psicologa e criminologa Alessia Micoli, esperta di casi di bullismo e di devianza minorile. Nel frattempo la polizia ha approfondito altri episodi avvenuti sempre a danno del disabile di 46 anni. 


LEGATO AL PARCO


In un caso i ragazzini avevano deciso di “divertirsi” legando l’uomo a una panchina in un parco che si trova nella periferia di Latina, nel quartiere “Q4”. Lui, secondo quanto ricostruito, non si è reso pienamente conto della gravità del gesto. L’episodio invece è stato ricostruito dagli investigatori che sottolineano la pesante umiliazione subita dalla vittima. 

In un’altra occasione l’uomo è stato parzialmente spogliato, sempre con l’obiettivo di ridicolizzarlo approfittando del suo disagio e del suo essere sostanzialmente indifeso. E ancora i ragazzini avrebbero addirittura costretto l’uomo a baciare i piedi a uno di loro.

I giovanissimi, alcuni dei quali figli di professionisti di Latina, approfittavano ampiamente della bontà dell’uomo e della sua voglia di aiutarli. Spesso infatti il 46enne si avvicinava a loro chiedendo se avessero mangiato, per poi offrire panini e bibite a tutti. Gesti di ingenua e naturale gentilezza, di fronte ai quali i bulli reagivano nel peggiore dei modi, ovvero approfittando della situazione e anzi umiliando una persona fragile, con problemi psichici evidenti.


I VIDEO


I ragazzi hanno anche realizzato dei video per documentare le loro “imprese” e ora gli investigatori stanno lavorando per capire quale tipo di diffusione abbiano avuto questi file. In questi casi tuttavia è difficile ricostruire il percorso di un filmato che potrebbe essere stato condiviso su diverse piattaforme e cloud, con account falsi o pseudonimi difficili da individuare.


«ERA SOLO UN GIOCO»


Alcuni dei ragazzini coinvolti sono stati ascoltati dagli investigatori, alla presenza del personale specializzato per tutelare psicologicamente i minorenni e aiutarli nell’esposizione dei fatti. Si sono giustificati dicendo che per loro «era solo un gioco» e che non volevano fare del male al disabile, segno evidente di una scarsa consapevolezza della gravità di questi gesti.


Recentemente la Procura dei Minori è intervenuta a Latina anche per indagare su un altro caso che riguarda 9 ragazzini di appena 13 anni che hanno realizzato immagini pornografiche con l’app “Bikinioff”, spogliando virtualmente 5 loro compagne di scuola e una prof, per poi diffondere le immagini su social network, whatsapp e telegram.
 

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