I primi patti formalizzati riguarderanno i rapporti di collaborazione semplici, ovvero proposte relative ad interventi di cura che non richiedono grandi mezzi né particolari competenze o attrezzature e che consistono nella manutenzione ordinaria volta a rendere più vivibile e bello uno spazio pubblico, un giardino, una scuola. Ma potranno essere oggetto di patti di collaborazione semplici anche iniziative culturali e formative oltre che attività inerenti la “Rete Civica” e l’innovazione digitale.
La stipula del patto sarà preceduta da una fase di co-progettazione in cui i responsabili dell’Unità Organizzativa per l'Amministrazione Condivisa e i cittadini proponenti avranno concordato tipologia e durata degli interventi previsti. Sul patto verrà riportata anche la modalità di fruizione collettiva pensata per il bene oggetto dell’intervento. I proponenti dovranno presentare un rendiconto annuale dell’attività svolta così da agevolare il monitoraggio da parte del Comune che, in caso di mancato rispetto dei termini previsti dal patto, potrà decidere di interrompere la collaborazione.
Il prossimo passo sarà l’avvio dei primi laboratori civici e degli incontri sul territorio per la condivisione delle proposte raccolte.
© RIPRODUZIONE RISERVATA