Terreni incolti e rischio incendi, ordinanza del Comune. Multe fino a 10.000 euro per chi non provvede

Terreni incolti e rischio incendi, ordinanza del Comune. Multe fino a 10.000 euro per chi non provvede
di Giovanni Del Giaccio
3 Minuti di Lettura
Lunedì 26 Giugno 2023, 13:16 - Ultimo aggiornamento: 13:19

Pulizia dei fondi per prevenire gli incendi, con sanzioni per i proprietari di terreni che non procederanno alla bonifica delle proprie aree. Lo stabiliesce un'ordinanza del sindaco di Frosinone, Riccardo Mastrangeli, su "Pulizia fondi incolti e attività di prevenzione incendi". 

«Alcuni appezzamenti di terreno di proprietà privata ricadenti nel territorio comunale, in particolare nel perimetro urbano,  presentano  gravi carenze igienico-sanitarie derivanti dal totale abbandono - si legge in una nota del Comune -   divenuti nel contempo ricettacolo di rifiuti vari oltre ad essere infestati da vegetazione spontanea che provoca la proliferazione di insetti  e ratti. Tale stato, inoltre, può favorire il costante pericolo di incendi. Analogo problema presentano i numerosi fondi di terreno privati aventi i fronti su strade comunali, che sovente determinano gravi problemi per la viabilità a causa della incuria dei proprietari che non provvedono ad eseguire le opere di loro spettanza, come il taglio della vegetazione incolta»  

L'ordinanza stabilisce che  fino al 30 Settembre,  in tutte le aree del Comune a rischio di incendio boschivo e/o immediatamente ad esse adiacenti, è vietato accendere fuochi di ogni genere.

«I proprietari terrieri posti ai margini delle strade, quelli di edifici privati e gli amministratori di stabili, con annesse aree a verde, oltre ai proprietari o conduttori di aree agricole non coltivate o di aree verdi urbane incolte, unitamente ai responsabili di cantieri edili, dalla data di entrata in vigore del presente atto sino al 31/12/2023, sono inoltre tenuti ad effettuare, a propria cura e spese e sotto la propria diretta responsabilità penale e civile, i relativi interventi di pulizia dei propri terreni invasi da vegetazione.

Si fa obbligo di procedere alla manutenzione ordinaria con la cura delle aree e allo sfalcio delle stesse ogni 15 giorni per tutto il periodo primaverile ed estivo».

«È vietato ai proprietari, agli affittuari ed ai conduttori, a qualsiasi titolo, di terreni incolti, in stato di abbandono o a riposo insistenti sul territorio comunale, di bruciare la vegetazione spontanea. Questi ultimi hanno, inoltre, l'obbligo entro il 20 luglio di realizzare, fasce protettive o precesse di larghezza non inferiore a 10 metri lungo tutto il perimetro del proprio fondo, prive di residui di vegetazione». Chiunque non ottemperasse è punibile con una sanzione da 1.032,91  a 10.329,14 euro. Nel caso di mancata pulizia di aree incolte interessanti fronti stradali di pubblico transito, verrà applicata una sanzione tra  155 e  624 euro.  

© RIPRODUZIONE RISERVATA