Supino, il figlio maschio non arriva: bastonate alla moglie. Agricoltore a processo

Le puntava un coltello addosso, dicendole che l'avrebbe uccisa

Il palazzo di giustizia di Frosinone
di Marina Mingarelli
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Mercoledì 10 Aprile 2024, 07:29

Bastonate alla moglie perché aveva messo al mondo soltanto figlie femmine. Quando è arrivata la terza bambina, L'uomo, un musulmano di 47 anni residente a Supino, si è scagliato sulla donna colpendola con il bastone alle spalle, prendendola a pugni e schiaffi sul viso provocandole dei grossi ematomi. Il sogno di avere un erede si era infranto un'altra volta. E a detta dell'uomo - che ha sempre lavorato nel settore dell'agricoltura - la colpa era soltanto della moglie. Per tale motivo oltre a picchiarla la minacciava di morte di continuo. E per essere ancora più credibile le puntava un coltello addosso, dicendole che l'avrebbe uccisa. Una volta la moglie, a seguito di una lite per futili motivi era stata cacciata di casa con le figliolette, e costretta a chiedere ospitalità ad un vicino di casa. Il marito le aveva detto che se si fosse rivolta ai carabinieri l'avrebbe ammazzata. Così lei per tanto tempo ha continuato a sopportare ogni tipo di angheria e di vessazione Quando è nata l'ultima bambina , l'uomo addirittura , sostenendo che non fosse sua non l'ha nemmeno voluta riconoscere. Anzi, a suo dire la coniuge l'aveva concepita con il vicino di casa. Lui era convinto che la moglie, più giovane di lui di quasi venti anni, lo avesse sempre tradito. Questo il motivo per il quale non era riuscito ad avere un erede. Una storia che potrebbe sembrare surreale se non fosse che la moglie, stanca di prendere le botte e superando la paura che aveva per il marito , ha deciso di rivolgersi all'avvocato Tiziana De Lorenzo ed ha fatto scattare la denuncia. Alla base di quell'odio feroce che l'agricoltore nutriva per la donna proprio il fatto che non fosse riuscita a dargli un figlio maschio.

LA DENUNCIA

Per anni aveva subìto ogni tipo di violenza, ma quando poi l'uomo ha cominciato ad essere aggressivo anche con le bambine ed a picchiarle, ha preso coraggio ed ha presentato denuncia.
Così, da un lato è sotto processo per i maltrattamenti, dall'altro al tribunale per i minorenni di Roma risulta un procedimento pendente per togliere all'uomo la potestà genitoriale. A detta della donna il coniuge non voleva bene nemmeno alle sue bambine che come unica colpa avevano quella di essere nate di sesso femminile. C'è stato un momento in cui la vittima ha temuto veramente per la sua vita e quella delle sue piccole. Una volta con la scusa di voler far vedere le ragazzine ai suoi familiari in Marocco aveva costretto la moglie a partire. Ma arrivata a casa dei suoceri, la donna aveva capito che l'intenzione del marito era quella di scaricarla lì per sempre. E per evitare che potesse tornare di nuovo in Italia, le aveva nascosto il passaporto. Soltanto dopo l'intervento dei suoi familiari l'uomo alla fine era stato costretto a riconsegnarglielo. Tornando al processo per il reato di maltrattamenti in famiglia, venerdi prossimo, è prevista l'udienza presso il tribunale di Frosinone. Al momento la 40enne - che fino a poco fa percepiva il reddito di cittadinanza - sta cercando di sbarcare il lunario svolgendo lavori saltuari per poter garantire un futuro dignitoso alle sue piccine. Il suo desiderio più grande? Riuscire a rendere le sue figlie orgogliose di essere donne.
 

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