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di Laura Bogliolo

"Mi prenoto", "scrivimi in privato", "Assegnato"

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Giovedì 6 Ottobre 2016, 21:03
"Mi prenoto", "scrivimi in privato", "Assegnato". La formula è semplice. Davide si è aggiudicato un divano blu donato da Michele. Scarpe rosa,  numero 40, tacco 10: offerte da Daniela, Michela si penota, deve andare a prenderle in via Nazionale. Emanuele: «Regalo 14 lampade a neon funzionanti, ritiro immediato zona Piazza Vittorio», e i "Mi prenoto" si moltiplicano. Una forma di baratto, o meglio, in tempo di crisi e di raccolta degli ingombranti in tilt, un modo per risparmiare e soprattutto «un metodo per ridurre la quantità di rifiuti che vengono conferiti in modo errato in spregio alle regole della corretta convivenza» dice Claudio, che gestisce il gruppo Facebook "Te lo regalo se viene a prendertelo a Tor Pigna". Chi regala una cosa può decidere a chi donarla dopo essersi prenotati.

A nascere per primi sono stati i gruppi dedicati alla città ("Te lo regalo se vieni a prenderlo - Roma", 3400 membri; "Te lo regalo se vieni a prenderlo - ROMA", gruppo chiuso da 90mila membri), ora il fenomeno si sta sempre più localizzando. Nascono gruppi di quartiere:  per Fiumicino, Ostia, per la provincia di Roma. Alcuni di questi gruppi segnalano anche come reciclare bottiglie diplastica, oppure bottoni. Nei post si propongono tante delle cose che spesso si vedono abbandonate accanto ai cassonetti:  tubi di plastica per innaffiare, mobili, scarpe, prese elettriche, lampade. Uno dei post che mi ha convinta a raccontare questo trend sempre più in crescita sui social, è quello pubblicato da Lucia sul gruppo di "Tor Pigna". Leggete: "Sto regalando diversi libri e oggetti in buono stato. Potete ritirarli liberamente nell'ingresso della mia abitazione in via .... o nella macchina nera parcheggiata di fronte. PORTE APERTE". Le foto mostravano decine di libri di ogni genere, anche favole. Dopo qualche giorno, Lucia avvertiva: "ritirato tutto". Che la cultura viaggi così, libera e gratis, è entusiasmante. 
 
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