Un lavoro sotto traccia ma ben impostato con il chiaro obiettivo di vincere il prossimo campionato di Eccellenza. La mossa del Comune, che ha negato la gestione dello stadio Rocchi alla Viterbese del presidente Marco Romano, sembra spalancare le porte al progetto avviato nelle scorse settimane da Piero Camilli. L'imprenditore di Grotte di Castro, ex presidente gialloblù, vuole acquistare la Polisportiva Cimini, che milita nel massimo torneo regionale, per farne la Viterbese del futuro.
La presentazione del progetto arriverà non appena ci sarà la possibilità di partecipare al nuovo bando per la gestione dello stadio Rocchi, di cui verosimilmente l'amministrazione comunale avvierà l'iter burocratico dopo il 14 luglio (data ultima per l'iscrizione al prossimo campionato di serie D). Se allora la Viterbese non dovesse iscriversi, il Comune affiderà lo stadio alla Polisportiva temporaneamente (al 31 agosto quando scadrà la convenzione in essere) per procedere poi al nuovo bando; che sarà legato anche al progetto di ristrutturazione dell'impianto coi fondi del Pnrr.
La Viterbese e la gestione dello stadio Rocchi: fumata nera all'incontro con il Comune
Tutto questo attiene alla sfera burocratica, mentre Camilli sta lavorando da giorni per creare una società più forte e una squadra che possa dominare il campionato.
L'attuale tecnico dei cimini, Lillo Puccica, non sarà confermato: al suo posto in pole c'è David D'Antoni, capranichese come il collega e autore della splendida cavalcata con il Monterosi con cui è arrivato in serie C. Da martedì prossimo poi si apriranno i tesseramenti dei calciatori dilettanti: da lì in poi dovrebbero iniziare i fuochi d'artificio di mercato per il ritorno nel calcio di Camilli.