Siccità, livello di severità idrica basso. Ma attenzione al caldo torrido: autobotti già attive in un comune

Siccità, livello di severità idrica basso. Ma attenzione al caldo torrido: autobotti già attive in un comune
di Federica Lupino
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Mercoledì 26 Luglio 2023, 05:20 - Ultimo aggiornamento: 20:11

Siccità, l’estate 2023 decisamente migliore di quella dell’anno scorso. E infatti la severità idrica è al momento ritenuta bassa. Le precipitazioni di giugno, così come quelle del mese di maggio, hanno contribuito ad incrementare i deflussi superficiali. In quasi tutto il distretto idrografico dell'Appennino centrale si registra anche un progressivo recupero delle portate disponibili alle sorgenti con valori superiori a quelli dello scorso 2022. Si osservano, tuttavia, alcune eccezioni. E una di queste riguarda proprio il Viterbese.

I dati, innanzitutto. L’osservatorio permanente sugli usi idrici nel corso della riunione di luglio ha certificato che, sulla base dei dati disponibili, “si registra una condizione meteo-climatica in termini pluviometrici in linea con le medie storiche del periodo e sensibilmente migliore rispetto all’anno 2022". Ecco, allora, qualche numero: rispetto al 2022, tutti i primi sei mesi dell’anno segnato un consistente aumento delle precipitazioni. Gennaio 2023 il più generoso in termini di piogge con un incremento del 238,68% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, quindi febbraio +161,09%, marzo +108,13%, aprile +79,75%, maggio +130,95% e giugno +165,87%. Certo però che, se il raffronto è fatto con la media storica, la situazione è ben diversa: i valori di pioggia cumulati nel 2023 sono inferiori in cinque mesi su sei. A salvarsi solo gennaio con un incremento percentuale del 13,92. Nel restante periodo, invece, la riduzione varia dal 29,15 del mese di marzo, risultato il più avaro, e il meno 3,03 di giugno.

Cosa significa a livello di offerta di acqua? “Al momento – riportano gli esperti dell’osservatorio - si evidenzia uno stato di disponibilità delle fonti stabile rispetto a quanto rappresentato nel corso della riunione di giugno, ad eccezione di un decremento delle disponibilità da alcune sorgenti più profonde (Piancastagnaio), con deficit fino a circa il 40% delle medie storiche del periodo”.

In generale, si registra una “condizione di mantenimento dei livelli di disponibilità idrica per la quasi totalità dei Comuni dell’Ato1-Viterbo gestiti da Talete, dovuto anche alla riduzione dei consumi impropri”. Con una eccezione, come si accennava prima: quella della frazione di Tre Croci nel comune di Vetralla, con una popolazione coinvolta di circa 3.000 abitanti, per la quale vengono effettuati servizi sostitutivi di autobotte per una 20ina di viaggi a settimana.

E per il prossimo futuro? “Sulla base delle previsioni effettuate dal gestore, qualora dovessero permanere condizioni meteo-climatiche favorevoli, gli impatti sulla popolazione potrebbero essere limitati nei prossimi mesi ai comuni forniti prevalentemente da fonti superficiali, non interconnessi ad altre reti idriche e soggetti ad un elevato incremento di popolazione nel periodo estivo”. Prudenza, quindi. “Anche in considerazione delle temperature elevate che si stanno registrando a partire dalla fine di giugno e delle importanti ondate di calore che stanno interessando la nostra penisola, incluso il distretto dell’Appenino centrale, si ribadisce – è la raccomandazione - la necessità di attuare azioni rivolte a un corretto e responsabile uso della risorsa idrica, nonché di proseguire nell’attuazione delle misure di contrasto già programmate o in corso”.

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