Siccità, il livello di criticità scende a basso. Ma gli esperti avvertono: «Rischio di disservizi nei prossimi mesi». Ecco dove

Siccità, il livello di criticità scende a basso. Ma gli esperti avvertono: «Rischio di disservizi nei prossimi mesi». Ecco dove
di Federica Lupino
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Lunedì 26 Giugno 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 19:30

Da medio a basso. Complici le piogge di giugno, scende il livello di criticità idrica per il Viterbese. Un passo indietro. A marzo, memore della stagione particolarmente secca nel 2022, la Regione Lazio – in linea con quanto fatto negli ultimi anni - ha chiesto ai gestori del Servizio idrico l’individuazione di interventi emergenziali volti a mitigare il rischio di disservizi ai cittadini. Adesso, sebbene le ultime settimane sia state particolarmente piovose, la situazione è meno preoccupante ma l’attenzione agli sprechi deve restare massima. L’Autorità di bacino distrettuale dell’Italia centrale avverte infatti che nei prossimi mesi si prevedono possibili situazioni di criticità per i comuni forniti prevalentemente da fonti superficiali, non interconnessi ad altre reti idriche e soggetti ad un elevato incremento di popolazione nel periodo estivo.

Ma andiamo per ordine. Nel territorio dell’Ato 1- Viterbo al momento si registra una condizione meteo-climatica in termini pluviometrici in linea con le medie storiche del periodo e sensibilmente migliore rispetto all’anno 2022. “Condizione che – certificano dall’Autorità - ha determinato un miglioramento delle disponibilità alle fonti rispetto alla situazione rappresentata nel corso della riunione dell’apposito Osservatorio tenutasi nel mese di aprile”.

Ma non è tutto oro quello che luccica.

Il motivo? “Si osserva un decremento delle disponibilità da alcune sorgenti più profonde (Piancastagnaio), con deficit fino a circa il 40% delle medie storiche del periodo”. Insomma, un quadro che – seppur al momento decisamente migliore rispetto allo scorso anno - registra appena una condizione di mantenimento dei livelli di disponibilità idrica per la quasi totalità dei Comuni gestiti da Talete, dovuti anche alla riduzione dei consumi impropri. Con una eccezione, però: la frazione di Tre Croci nel comune di Vetralla. Qui vengono già effettuati servizi sostitutivi di autobotte per circa 20 viaggi a settimana e con una popolazione coinvolta di circa 3000 abitanti.

Sulla base delle previsioni effettuate dal gestore, quindi, qualora dovessero permanere condizioni meteo-climatiche favorevoli, gli impatti sulla cittadinanza “potrebbero essere limitati nei prossimi mesi ai comuni forniti prevalentemente da fonti superficiali” e soggette a maggiori flussi turistici.

Dall’Autorità di bacino ricordano infine “la problematica strutturale legata alla presenza di arsenico e fluoro in molte fonti destinate ad uso potabile, che tende ad aggravarsi in condizioni di minore disponibilità della risorsa e conseguente maggiore stress della stessa per il soddisfacimento dei fabbisogni idrici”.

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