Secondo indiscrezioni, la polizia provinciale e quella locale di Civita avrebbero fatto dei controlli, dai quali sarebbe emerso il problema. La segnaletica che avverte della presenza dell'impianto dovrebbe essere posizionata a un chilometro dallo stesso, mentre risulterebbe trovarsi molto prima. Un dettaglio che rischia di costare carissimo alla Provincia. Sono infatti oltre 4 mila le sanzioni elevate: per ognuno l'ente deve sborsare 32 euro per il repertorio immagini e 9 per il verbale; ma in caso di ricorso la spesa sale di altri 14 euro a multa, perché ci si affida sempre all'ati per le controdeduzioni. Il tutto iva esclusa.
Alla fine quindi, calcolatrice alla mano, si sballerebbero i 250 mila euro. E fortuna che le entrate presunte per i sei mesi di sperimentazione, come riporta il contratto, sono di 19 mila. La vicenda stringe la strada sull'affidamento del bando europeo da oltre 4 milioni per ulteriori quattro tutor, cui ha partecipato solo la stessa ati. Nel frattempo, proseguono le indagini della procura, che ha indagato i vertici delle sue aziende, il prefetto Antonella Scolamiero e il suo vice, Francesco Tarricone.