Rave, via i barbari: lul lago restano solo danni, immondizia e inchiesta

Rave, via i barbari: lul lago restano solo danni, immondizia e inchiesta
di Marco Feliziani
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Venerdì 20 Agosto 2021, 06:15

Uno scenario surreale quello apparso all’alba alle forze dell’ordine. Sacchi di immondizia accatastati in diversi punti, escrementi umani e rifiuti ingombranti sparsi tra la vegetazione. I piccoli vortici d’aria alzano la polvere sugli ottanta ettari devastati da migliaia di giovani che per cinque giorni hanno dato vita a uno dei rave più grandi del centro Italia. Nella valle di Mezzano, nel territorio di Valentano, non c’è rimasto più nessuno. Alla fine c’è stato l’accordo: «abbandonare l’area e defluire in sicurezza». Una intermediazione che ha visto spegnere la musica a mezzanotte e intervenire alle sei di ieri mattina i reparti mobili della Polizia di Stato e del Battaglione carabinieri di Roma e Firenze. 
«Uno sgombero – dicono dalla Questura - di migliaia di giovani e che non ha avuto particolari criticità per quanto riguarda l’ordine e la sicurezza pubblica». 
Sette i varchi bloccati attorno all’area e circa 2mila le persone identificate e 700 i mezzi controllati. A ridosso il lago di Mezzano, dove a due giorni dal rave ha perso la vita un giovane di 24 anni, all’arrivo delle divise c’era ancora qualche giovane che stava facendo il bagno; è stato fatto rivestire per poi essere accompagnato all’uscita. Sulla provinciale che porta a Pitigliano (Grosseto), un check in delle forze dell’ordine ha proceduto al controllo dei partecipanti i quali la maggior parte di loro hanno preso la strada verso la Toscana. I controlli dei carabinieri delle Compagnia di Tuscania e Montefiascone si sono visti anche a Bolsena e nelle zone limitrofe di Valentano, dove sono state effettuate diverse perquisizioni che hanno portato al sequestro di hashish e marijuana. 
I reati contestati nel rave sono: invasione di terreno, furto e danneggiamento. Nel centro di Valentano, a piazza Diaz, fino al primo pomeriggio di ieri c’era ancora un via vai di forze dell’ordine. I residenti sono comunque tranquilli. «Qui da noi non abbiamo avuto particolari problemi – dice un commerciante del posto -. In paese si è visto qualche giovane ma è stata la forte musica che non ci ha fatto dormire per giorni». 
Il sindaco della cittadina Stefano Bigiotti dice che «è stato finalmente ripristinato lo stato di diritto a Valentano. Mi auguro che criticità del genere non debbano mai più ripetersi su tutto il territorio italiano, anche per il dovuto rispetto verso chi opera con grande sacrificio e difficoltà nel rispetto delle regole, della proprietà privata e dell’ambiente. Ringrazio tutte le forze dell’ordine – aggiunge il sindaco - per l’impegno costante profuso per tutta la durata del rave abusivo e in particolare per aver consentito di ripristinare la legalità nel nostro territorio, sgomberando l’area occupata già nelle prime ore dell’alba. Un lavoro difficile e delicato – conclude Bigiotti - coordinato con estrema dedizione e perizia dal prefetto e dal questore di Viterbo, che hanno posto particolare attenzione nel contenere il livello di rischio generato sul territorio del comune di Valentano». 
Dichiarazioni finali arrivano anche dalle forze politiche: «Chiederò un confronto costruttivo al vertice del Viminale e del dipartimento di polizia - dice il senatore di Forza Italia Maurizio Gasparri - per verificare, anche come parlamentare eletto da quel territorio che ha subito questa sciagura, come si debba agire in via preventiva.

Dobbiamo anche ricordarci che questi rave non soltanto rappresentano un’offesa all’ordine pubblico e alla proprietà privata, ma sono occasioni per promuovere stili di vita suicidi, portatori di droga e di comportamenti che hanno visto anche in quest’occasione il verificarsi di tragici eventi». Ora però c’è in ballo l’aspetto ambientale, che riguarda una vasta area privata. Lo sottolinea l’associazione ambientalista Fare Verde Lazio: «Non resterà altro da fare che contare i danni e spendere soldi pubblici per riparare lo sfregio fatto al territorio e all’ecosistema», ha detto il presidente regionale Silvano Olmi

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