Inaugurazione centro commerciale, arrivano le scuse del sindaco Arena: «Partecipazione non opportuna, colpita la sensibilità della città»

Inaugurazione centro commerciale, arrivano le scuse del sindaco Arena: «Partecipazione non opportuna, colpita la sensibilità della città»
di Luca Telli
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Domenica 21 Marzo 2021, 10:31 - Ultimo aggiornamento: 19:29

«La mia partecipazione non è stata opportuna, l’inaugurazione andava probabilmente rimandata. Ho involontariamente colpito e toccato la sensibilità della città. Vivo questo momento con grande dispiacere. Non avrei mai voluto che si arrivasse a credermi lontano dai miei concittadini».
Un videomessaggio di un minuto e quattro secondi sulla sua pagina Facebook (video in fondo), arrivato intorno alle 19, con il quale il sindaco Giovanni Arena raccoglie l’invito delle opposizioni e chiede scusa dopo il caso scoppiato all’indomani del taglio del nastro del nuovo centro commerciale sulla Cassia Nord rompendo il protocollo del distanziamento sociale imposto dalle norme antiCovid, nel pieno della zona rossa, e nel giorno della commemorazione nazionale per le vittime dell’epidemia.
«Sono vicino agli imprenditori che affrontano la crisi – ha aggiunto poi il sindaco – ribadisco il mio impegno per il bene della città in questo momento difficile».
Parole che sedano ma non calmano la polemica con i commercianti del centro storico che restano sul piede di guerra. Ieri mattina, alle 10.30, le luci di negozi storici e colossi del franchising si sono accese in segno di protesta. Sulle vetrine un cuore rosso attraversato da un impulso elettrico e una scritta eloquente: «Accendiamo le luci per illuminare la nostra rabbia. Contro le inaugurazioni che creano assembramenti vietati in zona rossa».
Una protesta silenziosa quella lanciata dal presidente di ‘Facciamo centro’ Gaetano Labellarte destinata a aumentare le frizioni tra l’amministrazione Arena e i commercianti del centro l’amore tra i quali non è mai sbocciato tra accuse di immobilismo, incuria e mancanza di una progettazione a lungo termine che rischia di compromettere ulteriormente un tessuto economico sfaldato al quale Covid (e le rigide chiusure alle quali le imprese sono state sottoposte in questi mesi) può dare il colpo di grazia. Sempre in mattinata, contro Arena, era arrivata una nuova bordata della consigliera di Viterbo 2020 Chiara Frontini.
«State fallendo nell’essere quello che un buon amministratore dovrebbe rappresentare: l’esempio». Una polemica, aveva aggiunto Frontini, che non parte dagli scranni di Palazzo dei Priori ma sale dal basso.
«Dai cittadini – conclude Frontini -.

Costretti a subire la vostra inadeguatezza”, conclude Frontini. Sui social i commenti sono continuati a fioccare per tutto il giorno: «Basta scuse, qui ci vogliono le dimissioni! Questa è la goccia che ha fatto traboccare il vaso», scrive D.P. La polemica sembra lontano dall’essere digerita.

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